Quest’anno l’influenza è “cattiva” ma siamo vicini al picco

“Eravamo pronti - spiega il dottor Lucio Brugioni, Direttore del Dipartimento di Medicina di Area Critica dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena - poiché avevamo visto cos’era accaduto nell’emisfero australe. L’influenza appariva particolarmente cattiva e così è stato anche qui. Rispetto al passato infatti anche persone più giovani e non pluripatologiche hanno avuto complicanze importanti. Sia chiaro, prima del Covid abbiamo già avuto delle annate difficili sul versante influenzale, non è tanto la qualità dei malati a essere straordinaria bensì la quantità”.

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“Le insufficienze respiratorie sono state le principali cause di ricovero dal parte dei Pronto Soccorso e i trasferimenti interni, dalla Rianimazione ai reparti di Medicina o di semi intensiva medica, ne testimoniano i quadri clinici severi”, spiega il dottor Lucio Brugioni, Direttore del Dipartimento di Medicina di Area Critica dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena. Quest’anno l’influenza stagionale sta mettendo sempre più persone a dura prova: “eravamo pronti – prosegue il dottor Brugioni – poiché avevamo visto cos’era accaduto nell’emisfero australe, l’influenza appariva particolarmente cattiva e così è stato anche qui. Rispetto al passato infatti anche persone più giovani e non pluripatologiche hanno avuto complicanze importanti, un dato che dovrebbe far riflettere sull’importanza di estendere la vaccinazione anti influenzale a una platea molto più ampia”.

Delle 886.076 vaccinazioni somministrate in Emilia-Romagna, 143.127 sono state inoculate in provincia di Modena, un numero che però non basta per tutelare i più fragili.  Ad oggi (ndr – 10 gennaio) nella nostra regione sono stati accertati 32 casi gravi di influenza, di cui 7 nel modenese. Secondo i dati del Settore Prevenzione collettiva e sanità pubblica della Regione, tra i 26 casi che avevano patologie predisponenti 22 non risultavano vaccinati. Inoltre, sono stati notificati ulteriori 45 casi ancora in fase di analisi e che, se confermati, farebbero salire la quota a 77 casi. Al momento si registrano anche tre decessi, uno dei quali da confermare.

“La vaccinazione è un atto volontario – sottolinea il dottor Brugioni – uno si vaccina se lo ritiene opportuno ma credo che sul tema debba esserci maggiore attenzione. Un 80enne è sensibilizzato, un 40enne no ma, forse, quest’ultimo dovrebbe rivedere la sua posizione alla luce degli eventi di quest’anno”. Sia chiaro, precisa il direttore, “prima del Covid abbiamo già avuto delle annate difficili sul versante influenzale, non è tanto la qualità dei malati a essere straordinaria bensì la quantità”.

I casi di influenza e Covid-19 nella provincia di Modena sono in crescita: da 19.15 casi ogni mille assistiti della 51esima settimana del 2023 a 21.44 casi della 52esima settimana, l’ultima dell’anno. Dai dati della sorveglianza virologica emerge come sia l’influenza di tipo A H1N1 a essere la forma virale maggiormente presente (43,3%) ma anche il Covid non molla col 15,3% dei casi pur essendo quest’ultimo un dato del tutto sottostimato dal momento che sempre più persone che presentano sintomi simil influenzali non si tamponano.

“Ci aspettano ancora giorni difficili ma riteniamo di essere vicini al picco. Dopo tre anni di Covid non ci impaurisce certamente l’influenza”, conclude il dottor Brugioni.

J.B.

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