Ac Carpi, vince il Prato, permane la maledizione del… 3

La battaglia nel fango la vince il Prato, che si prende la più saporita delle rivincite. Al Carpi rimane l'amarezza di una sconfitta che per l'ennesima volta in questa stagione, blocca la striscia di risultati dei biancorossi togliendo il gusto della terza vittoria consecutiva.

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La battaglia nel fango la vince il Prato, che si prende la più saporita delle rivincite. Al Carpi rimane l’amarezza di una sconfitta che per l’ennesima volta in questa stagione, blocca la striscia di risultati dei biancorossi togliendo il gusto della terza vittoria consecutiva.

Senza Frison, Rossi, Maini, Tentoni, Sabattini, capitan Calanca (squalificato) e con Arrondini praticamente in panchina ad onor di firma, mister Serpini consolida l’undici vittorioso nell’ultima gara del 2023 sostituendo il recuperato in extremis Francesco D’Orsi con Aimen Bouhali. L’avvio di gara è rovinoso: al 4′ un lancio dalle retrovie coglie completamente impreparato il centrale difensivo Matteo Rossini che viene umiliato dal centravanti Gori abile poi a trafiggere Lorenzi portando avanti il Prato. La reazione biancorossa c’è e si traduce nel pareggio con il secondo centro consecutivo del centrocampista Marco Forapani. L’1-1 carica gli ospiti che con Sall, Saporetti e Cortesi vanno ad un passo dal vantaggio. Una cocente delusione che, in una ripresa mal giocata, si tramuta in beffa: in 45′ caratterizzati più dalle botte e dalle invettive dei giocatori locali – ancora avvelenati dal finale della gara del girone d’andata – il guizzo lo piazza Giordano Trovade con un letale mancino a 7′ dalla fine che trafigge imparabilmente l’incolpevole Cristian Lorenzi. E’ il sigillo alla sesta sconfitta stagionale dell’AC: un ko doloroso che spalanca numerose riflessioni oltre a staccare i biancorossi ulteriormente dalla vetta, ora distante 9 punti da un Ravenna vincente anche contro la giovanissima Pistoiese. 

All’orizzonte un trittico di gare da non fallire (Borgo San Donnino, Fanfulla e Pistoiese) con la necessità di svuotare un’infermeria da tutta la stagione la stanza più affollata dello Stadio “Cabassi”. 

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