“L’acqua trafila ma il fenomeno al momento non sembra rappresentare un rischio per la stabilità dell’argine”

I residenti di Stradello Cantone a Sozzigalli sono esasperati. Dopo ogni passaggio di piena del Secchia, infatti, la stradina bianca di campagna che costeggia l'argine del fiume, diventa impercorribile per settimane a causa dei ristagni d’acqua che si formano. La causa del fenomeno, che torna puntualmente con l’arrivo della stagione autunnale quando il fiume si ingrossa, è la trafilazione delle acque dal piede dell’argine. Nel corso del 2024, spiega l’ingegner Massimo Valente, Aipo ha intenzione di realizzare un “intervento di drenaggio dell’acqua dal piede dell’argine per raccogliere e controllare le acque di filtrazione e convogliarle nei fossi scolo” mantenendo così più asciutto Stradello Cantone e i terreni circostanti.

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I residenti di Stradello Cantone a Sozzigalli sono esasperati. Dopo ogni passaggio di piena del Secchia, infatti, la stradina bianca di campagna che costeggia l’argine del fiume, diventa impercorribile per settimane a causa dei ristagni d’acqua che si formano. La causa del fenomeno, che torna puntualmente con l’arrivo della stagione autunnale quando il fiume si ingrossa, è la trafilazione delle acque dal piede dell’argine.

“Servono settimane, a volte mesi, per far asciugare l’ampio terreno golenale intriso d’acqua e questo causa trafilazioni dal piano campagna, una situazione ben nota ad Aipo – Agenzia interregionale per il fiume Po. Noi, dal canto nostro – sottolinea Daniele Zoboli, referente e coordinatore della Protezione Civile del Comune di Soliera – abbiamo effettuato delle verifiche sullo scolo delle acque, coinvolgendo la Bonifica e i proprietari dei fondi di competenza, ribadendo la necessità di manutentare i fossi per far defluire in modo maggiormente efficiente le acque ed evitare che lo Stradello, allagandosi, diventi pressoché intransitabile. Certo non è questa la soluzione al problema ma contribuire ad allontanare l’acqua è fondamentale e in tal senso si registrano ancora alcune carenze”.

In questi giorni il comune sta mettendo della ghiaia nello Stradello

Ma tali infiltrazioni sono pericolose per la tenuta dell’argine? Cosa sta facendo Aipo per mantenere la zona in sicurezza?

“Nel 2022 – spiega l’ingegner Massimo Valente – abbiamo terminato vari interventi di rialzo e rinforzo dell’argine. Abbiamo inserito una diaframmatura, ovvero un muro, dalla sommità dell’argine fino in profondità, per circa 15 metri. Tale barriera serve ad evitare filtrazioni d’acqua verso l’esterno soprattutto laddove vi siano terreni sabbiosi e, al contempo, la formazione di fontanazzi. Inoltre, la diaframmatura ha anche una funzione di carattere strutturale, rendendo di fatto più resistente l’argine nel caso in cui la piena raggiunga livelli molto alti”.

L’intervento non è risolutivo e, pertanto, prosegue l’ingegner Valente, “questa è un’area che teniamo sotto costante monitoraggio poiché dopo ogni piena nella campagna retrostante si creano zone ristagno. Il fenomeno al momento non sembra rappresentare un rischio per la stabilità dell’argine ma il tratto in questione viene controllato sistematicamente”.

Un aspetto importante da tenere in considerazione è anche la corretta gestione delle aree golenali, che in quel tratto sono prevalentemente private. Nel corso del 2024, conclude l’ingegner Massimo Valente, Aipo ha intenzione di realizzare un “intervento di drenaggio dell’acqua dal piede dell’argine per raccogliere e controllare le acque di filtrazione e convogliarle nei fossi scolo” mantenendo così più asciutto Stradello Cantone e i terreni circostanti.

Jessica Bianchi 

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