Dopo essersi svegliata con la febbre alta, una nostra concittadina ha chiamato il proprio medico curante, lasciando un messaggio sulla segreteria nel quale chiedeva di essere richiamata. Nel primo pomeriggio non avendo ricevuto alcuna telefonata decide di scrivere una mail che pure cade nel vuoto. âPriva di risposte, decido di ricontattare i numeri che avevo a disposizione ma nessun messaggio mi ha avvertita del fatto che lo studio fosse chiuso al pomeriggio; poi, dopo essermi illusa di essere finalmente stata inserita in lista dâattesa, allâarrivo del mio turno è saltata la comunicazione. A quel punto, dovendo inviare il certificato medico in azienda per giustificare la mia assenza, ho chiesto a un famigliare di recarsi presso lo studio per avere informazioni. Al suo rientro mi ha spiegato che lo studio era chiuso e che era stato affisso un cartello nel quale si invitavano i pazienti a contattare la Guardia medica poichĂŠ si trattava di un giorno prefestivo. Nel frattempo la febbre era salita e non me la sentivo di mettermi in auto al freddo per raggiungere la guardia medica e cosĂŹ non ho potuto far altro che chiedere una giornata di permessoâ.Â
Nei prefestivi i medici di famiglia non ricevono e per ogni emergenza è necessario rivolgersi alla Guardia Medica, ma non è scontato che tutti i pazienti ne siano a conoscenza. âMi domando come ci si possa limitare ad appendere un cartello. Non sarebbe stato meglio informare i pazienti con un messaggio preregistrato sulla segreteria dello studio? Chi sta male spesso non ha le forze per uscire e quindi ricorre al telefono. Credo che le persone meritino maggiore considerazione e piĂš informazione non guasterebbe. Non ho mancato di farlo presenteâ.Â
Ora, componendo il numero dello studio medico durante le ore di chiusura, è possibile ascoltare un chiaro e dettagliato messaggio che dĂ ai pazienti tutte le indicazioni su come comportarsi e a chi rivolgersi qualora il proprio medico non sia disponibile. SarĂ un casoâŚ
Jessica BianchiÂ