Segnatevi queste date sul calendario: 1 gennaio 2024 e 1 aprile 2024. La prima, oltre che il giorno di Capodanno, coincide con la fine del mercato tutelato del gas, la seconda il giorno in cui cessa il mercato tutelato dell’elettricità. Il percorso era stato avviato nel 2003 per il gas e nel 2017 per l’energia elettrica: ad oggi ha scelto il mercato libero il 71% delle utenze in Italia. Un mercato finora liberalizzato a metà e controllato di fatto da due grandi gruppi (tra l’altro controllati dal Tesoro) potrebbe non garantire fin da subito gli effetti benefici della concorrenza sui prezzi. Ora sembra arrivato il momento di decidere e per trovare l’offerta giusta serve studiare e fare confronti: a fornire supporto in questa difficile impresa è Mauro Zanini Presidente del Centro Studi IRCAF sui temi del consumo e dell’ambiente.
E’ possibile che ci sia l’ennesima proroga?
“Nel caso dovrà essere approvata dal Governo entro il 10 dicembre, giorno di avvio della procedura delle aste per bacini territoriali per il servizio di tutele graduali che riguarderà potenzialmente cinque milioni di utenze di energia elettrica sul territorio nazionale”.
Chi dovrà scegliere di passare al mercato libero entro le scadenze fissate?
“Sono cinque milioni le utenze ancora nel mercato tutelato a cui si aggiungono 4,5 milioni di utenze vulnerabili (over 75, beneficiari del Bonus energia e gas, nuclei familiari in cui sia presente un beneficiario della legge 104 o un malato grave allettato e attaccato a presidi sanitari 24 ore su 24 ) per le quali la scadenza è posticipata e prevista ad aprile 2027”.
Chi deciderà di non lasciare il mercato tutelato a che sorte andrà incontro?
“Le utenze che non avranno scelto entro la scadenza del primo di aprile un operatore nel mercato libero saranno assegnate a una dei diciannove grandi venditori (aziende o cordate di aziende) che si sono aggiudicati le aste sul territorio nazionale suddiviso per bacini di utenze: a chi non ha scelto di andare nel mercato libero sarà assegnato d’ufficio il servizio a tutele graduali predisposto dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) per accompagnare il passaggio al mercato libero dell’energia elettrica dopo la rimozione del mercato tutelato. Verrà dato d’ufficio un contratto triennale di fornitura a tariffe definite da chi ha vinto la gara e potrebbero essere inferiori al prezzo del mercato tutelato oppure potrebbero essere superiori. Il timore è che saranno superiori. Per chi non avesse fatto la scelta di un altro fornitore per il gas metano entro il 31 dicembre 2023 verrà rifornito della fornitura di gas senza interruzione del servizio dall’attuale venditore che glielo fornisce con un contratto Placet a prezzo variabile ovvero a condizioni normative definite da Arera e tariffe stabilite dall’ azienda con un prezzo superiore mediamente a quello del tutelato”.
Il mercato libero dovrebbe garantire bollette meno salate: è stato così per chi l’ha già scelto?
“In base al monitoraggio del Centro Studi Ircaf dal 2010 in poi fino al 2021 (e confermato da Arera), le utenze del mercato tutelato hanno speso meno per luce e gas rispetto a chi ha scelto il mercato libero. La tendenza si è invertita nel 2022 con lo tsunami energetico che ha generato fortissimi aumenti: di fatto chi è passato al mercato libero ha potuto beneficiare di contratti, soprattutto quelli a condizioni fisse 12/24 mesi, più economici rispetto a chi è rimasto nel mercato tutelato. Si è prefigurata la stessa situazione anche nel primo semestre 2023, mentre nel secondo semestre si sta invertendo la situazione coi prezzi del mercato tutelato che si sono affiancati a quelli del mercato libero.
Il rapporto di quindici giorni fa presentato da Arera relativo ai primi 10 mesi dell’anno evidenzia che, su 1,4 milioni di utenze passate dal mercato tutelato a quello libero, 876mila utenze scegliendo il prezzo variabile hanno pagato di più rispetto al mercato tutelato, 287mila utenze che hanno scelto invece il prezzo fisso (sempre meno offerte sul mercato ) hanno potuto risparmiare”.
Come scegliere l’operatore più conveniente?
“La prima regola è confrontare il prezzo dell’energia. Sul sito pubblico indipendente dell’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (www.arera.it) all’interno del portale Offerte si inseriscono i dati: comune di residenza, consumi (il riepilogo dei consumi su base annua è riportato nella bolletta), contratto a prezzo fisso o variabile ed eventuale scelta dual (gas + luce) ed esce la graduatoria delle offerte dalla più economica alla più cara rispetto al mercato di maggior tutela. Successivamente è opportuno controllare che l’offerta sia effettivamente presente sul sito della società di vendita e la taglia dell’offerta sia in linea con i propri consumi. E’ importante anche verificare le condizioni contrattuali e normative: durata del contratto e cosa succede al termine del contratto, possibilità di rinegoziare, condizioni di pagamento, fornitura con energia rinnovabile, eventuali benefit promozionali…”.
Sara Gelli