La potenza della natura selvaggia negli scatti di Alessandro Andreoli

“Il Mal d’Africa esiste e una volta che la sua natura straordinaria ti rapisce il cuore, non puoi davvero più farne a meno”. A parlare è il fotografo carpigiano Alessandro Andreoli che ha appena dato alle stampe Wild Life Portraits (edito da NFC Edizioni), libro che raccoglie i migliori ritratti di animali selvatici realizzati dall’autore nel corso degli anni.

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Alessandro Andreoli

“Il Mal d’Africa esiste e una volta che la sua natura straordinaria ti rapisce il cuore, non puoi davvero più farne a meno”. A parlare è il fotografo carpigiano Alessandro Andreoli che ha appena dato alle stampe Wild Life Portraits (edito da NFC Edizioni), libro che raccoglie i migliori ritratti di animali selvatici realizzati dall’autore nel corso degli anni. 

“Sono sempre stato attratto dalla natura, il primo assaggio l’ho avuto da giovanissimo durante la mia esperienza scoutistica. Poi, crescendo, dopo aver scoperto la bellezza dei nostri monti, ho avuto la possibilità di girare il mondo, ammirandone i parchi nazionali, i paesaggi… Tra i miei incontri fortunati vi è certamente quello con l’amico Giorgio Lugli, è stato lui a invitarmi per la prima volta a partecipare a un safari fotografico in Uganda. Ed è stato amore.

La prima volta che ho visto un Gorilla di montagna – racconta Andreoli – è un momento che custodisco nel cuore. Era di fronte a me, a pochissimi metri di distanza. Una bestia incredibile, potente… espressiva come un uomo. La sensazione è stata quella di essere di fronte a uno specchio. A ripensarci mi vengono ancora i brividi. L’Africa possiede un fascino ancestrale. Arcaico”.

Ed è stato allora che Alessandro Andreoli ha deciso di raccontare questo continente in modo differente, attraverso degli scatti capaci di catturarne l’essenza. Per conservare nel tempo un pezzo di storia che è quello della nascita dell’umanità stessa. “Perchè andare in Africa è un po’ come tornare a casa”, sorride. E ha deciso di farlo realizzando dei ritratti agli animali selvatici, molti dei quali a rischio estinzione: un lavoro certosino durato anni, tra Kenya, Uganda, Tanzania e Botswana, “alla ricerca del momento perfetto”. Scatti che ci restituiscono la maestosità della natura selvaggia.

“La forza che gli animali esprimono nel loro habitat è primigenia. Una potenza primitiva che ti fa sentire piccolo, inerme. Per la prima volta sei tu a essere in gabbia, confinato dentro a un’auto a osservarli, mentre loro sono là fuori, nella foresta, nella savana… in uno spazio sconfinato ostile all’uomo. I ruoli in qualche modo si ribaltano. E’ una sensazione che ti annichilisce e ti affascina allo stesso tempo”, continua Andreoli. Tutti i ritratti fatti dall’autore sono quadrati e in bianco e nero. Essenziali. Intimi. Ricordano in qualche modo i polverosi ritratti di famiglia dei nostri nonni, quelli che tutti conserviamo perché raccontano la storia delle nostre radici, tessendo un ponte tra ciò che siamo stati e ciò che saremo. Wild Life Portraits si propone proprio questo, di tramandare “con rispetto e umiltà” la memoria di esemplari che, probabilmente, nel prossimo futuro saranno purtroppo destinati a scomparire. A introdurre il libro, disponibile in libreria e online, è lo scrittore Davide Bregola che scrive: “dal suo speciale templum, da quel pezzo di cielo sulla terra, Andreoli ha visto e ha fermato il tempo per un istante, ha ritagliato una serie di soggetti che assurgono a totem, a simboli, e la sua esplorazione l’ha portato a fare auspici…  Ha trovato, viaggio dopo viaggio, il suo ritaglio di spazio sacro celeste proiettato sulla terra proprio lì, in Africa…”.

Wild Life Portraits è un libro imperdibile per tutti gli appassionati di fotografia e di natura. Un’opera in grado di regalarci emozioni e farci riflettere sulla bellezza del mondo che abbiamo intorno. 

Jessica Bianchi 

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