Il fenomeno di cani che arrivano con le cosiddette “staffette” dal sud Italia per essere adottati ma che invece, per diversi motivi, vengono abbandonati, continua a interessare anche la nostra città. Ormai basta un clic per adottare un cane e dare inizio al viaggio “della speranza”, trasporto che non sempre avviene nel rispetto delle leggi e del benessere animale. Un fenomeno che purtroppo si protrae ormai da anni e che spesso cela un vero e proprio business. Non è raro che il grazioso cagnolino visto in foto non soddisfi il potenziale adottante o che presenti problemi comportamentali o sanitari e che non sia vaccinato né iscritto all’anagrafe canina e che quindi la famiglia interessata si rifiuti poi di tenerlo.
Rifiuti che si traducono in abbandoni i quali vanno poi a pesare sui Canili, spesso già alle prese con un elevato numero di ospiti da gestire e a cui trovare una casa. Nei giorni scorsi tre cuccioli di cane di media taglia sono stati trovati nelle campagne di San Marino, in un luogo spesso teatro di abbandoni sospetti, e ora sono al Canile in attesa di una nuova casa. Le ennesime vittime del business delle staffette dal Sud e poi abbandonate al loro destino. Ora per le tre meticce scatta l’isolamento onde evitare che potenziali malattie si sviluppino all’interno della struttura di via Bertuzza, ma gli spazi sono pochi e gli ospiti numerosi. Il Canile non può continuare a farsi carico delle decisioni sbagliate di altri: chi desidera adottare un cane può farlo benissimo qui, a due passi da casa. Cedere di fronte ad appelli strappalacrime lanciati via social non fa altro che contribuire ad alimentare un malcostume a cui occorre dare un freno. Per il bene di tutti, animali in primis.
Jessica Bianchi