Ordine di Polizia n. 5: un seminario sulla persecuzione antiebraica nella Repubblica Sociale Italiana

Giovedì 30 novembre si terrà un seminario, a partire dalle 15 alle 18.30 presso l’Auditorium della Biblioteca Loria, dedicato ad analizzare la persecuzione dei cittadini di origine ebraica messa in atto dalla Repubblica Sociale Italiana (RSI).

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Oltre ai 50 anni dalla fondazione del Museo Museo-Monumento al Deportato, anniversario da poco ricordato a Carpi alla presenza del Commissario Gentiloni, tra le ricorrenze del 2023 non dev’essere dimenticato quella relativa all’emanazione dell’Ordine di Polizia n. 5, che avvenne il 30 novembre 1943, e che riveste un’importanza determinante per aprire il nuovo capitolo della vicenda del Campo di Fossoli dopo l’Armistizio. A 80 anni esatti, giovedì 30 novembre 2023, a Carpi si terrà un importante seminario – a partire dalle 15 alle 18.30 presso l’Auditorium della Biblioteca Loria – dedicato ad analizzare la persecuzione dei cittadini di origine ebraica messa in atto dalla Repubblica Sociale Italiana (RSI).

Con l’Ordine di Polizia n.5, la neonata RSI dà il via alla persecuzione delle vite degli ebrei presenti sul territorio italiano e all’esproprio dei loro beni. Già definiti dalla Carta di Verona come “nemici”, da quel momento possono essere catturati, internati in appositi campi, trasferiti nel campo speciale/nazionale – che sarà quello di Fossoli – in attesa di essere deportati nei lager nazisti d’Oltralpe.

La Fondazione Fossoli, grazie alla collaborazione dello storico Costantino Di Sante, programma un seminario di formazione per affrontare le questioni storiografiche aperte, inquadrare le vicende storiche e per fornire piste di lavoro da sviluppare con gli studenti. Marco Cuzzi, dell’Università di Milano Statale, esaminerà l’apparato repressivo della RSI, seguirà l’analisi del personale del Campo di Fossoli, a cura di Amedeo Osti Guerrazzi, dell’Università di Padova; a tracciare una mappa interattiva delle deportazioni verso Fossoli, principale campo di concentramento della RSI, sarà Costantino Di Sante, dell’Università del Molise, mentre a Giovanna Tosatti, dell’Università della Tuscia, spetterà il compito di tracciare un ritratto di Guido Buffarini Guidi, che nella RSI fu Ministro dell’Interno, alla cui attività si deve proprio l’emanazione dell’Ordinanza n.5; Brescia come capitale della RSI e della Shoah si occuperanno invece Marino Ruzzenenti, della Fondazione Luigi Micheletti, e Amedeo Spagnoletto, Direttore del MEIS, Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. Il convegno è valido come formazione docenti, e verrà rilasciato l’attestato di partecipazione.

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