Cingoli corsara a Carpi, prova di forza dei meneghini

Pallamano, Carpi perde 30 a 39 non piglia punti in una sfida che sembrava alla portata, al cospetto però di una squadra che non è apparsa una neopromossa e che probabilmente è stata costruita per ambire a ben altri traguardi oltre alla salvezza.

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Foto di Sara Bozzoli

Shehabeldin salta secco Coppola costringendolo a intervenire fallosamente. Codina dai 7 metri apre le marcature dopo appena novanta secondi. Carpi, frastornata dall’avvio al fulmicotone dei marchigiani, già al 6’ minuto è costretta a rincorrere il -3 firmato Mangoni. I bianconeri riescono ad impattare solo sul 5 pari di Errico e a portarsi anche in vantaggio con il 7 a 6 in doppio appoggio di Coppola all’11. Poi però gli avversari prendono di nuovo il largo, allontanandosi fino al +7 a meno tre dal termine della prima frazione. Con un Mougits poco ispirato, spetta ancora al brissinese togliere le castagne dal fuoco ai padroni di casa, forzando un tiro che fortunatamente finisce alle spalle di Mihail, per il 14 a 20 alla mezzora.
L’azione che nella ripresa porta al 14 a 21 è una fotocopia di quanto si è visto nell’arco dell’intera partita. Cingoli manda al tiro Shehabeldin o D’benedetto, ma le ali rimangono alte a raccogliere il rimbalzo, vanificando l’eventuale parata di Jurina con un immancabile tap-in. Quando finalmente Mougits si sblocca, già sul 15 a 20, sembra aprirsi qualche spiraglio per i bianconeri. Ed è proprio il greco a ricucire in parte il gap, portando a compimento un break di 3 a 0 nel secondo quarto d’ora che vale il 25 a 28. Ma è l’ultimo colpo di coda per gli emiliani, perché Cingoli si rimette all’opera, affidando ad un incontenibile Shehabeldin un +10 al 56’ oggettivamente meritato. A Daniele Soria spetta invece il compito di rendere meno severa la sconfitta, raccogliendo l’assist di Mougits e realizzando la rete del 30 a 39 finale.
Carpi non piglia punti in una sfida che sembrava alla portata, al cospetto però di una squadra che non è apparsa una neopromossa e che probabilmente è stata costruita per ambire ad altri traguardi che non quello della sola salvezza. I bianconeri del pari devono velocemente rimettere ordine alla retroguardia che ad oggi li costringe al titolo di peggior difesa del campionato.

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