“Come è il rancio? chiede un ufficiale: “Ottimo e abbondante”, risponde il fante Alberto Sordi. Subito mi è venuta in mente questa famosa battuta del film La Grande Guerra di Monicelli, durante il meeting sulla Sanità locale organizzata nella bella Sala delle Vedute di Palazzo Pio. Presenti sul palco, oltre al Sindaco Bellelli che ha fatto l’introduzione, il Direttore Generale (dott.ssa Petrini), il Direttore ASL (dott.ssa Bacchi) e l’assessore Regionale della Sanità dott. Donini, cioè i massimi responsabili della governance del Servizio Sanitario Regionale che vuol dire in estrema sintesi, controllo delle risorse, della programmazione e della organizzazione del personale. Di fronte a questi “alti ufficiali” sono sfilati i responsabili di alcuni servizi ospedalieri: il dott. Venturini (Ginecologia – Ostetricia), il dott. Pignatti (Anestesia e Rianimazione), il dott. Manno (Gastroenterologia), il dott. Turrini (Medicina Interna), il dott. Cappelli (Cardiologia), il dott. Torcetta (Pediatria), il dott. Papi (Endocrinologia) e la dottoressa Conca che ha relazionato sul Pronto Soccorso. Tutti hanno fatto una breve presentazione dell’attività dei loro reparti e tutti si sono detti soddisfatti dei risultati ottenuti in termini di obiettivi raggiunti, molti sono ai primi posti nazionali per performance, alcuni hanno a disposizione attrezzature modernissime per diagnosi e cura e tutti collaborano con tutti per “la presa in carico” del malato!
A interrompere questo te deum è stato però il pubblico in sala, segnatamente la vecchia infermiera e capo sala Lorella Rossi che si è chiesta se era una riunione del mondo dei sogni oppure se stessimo parlando di una Sanità di un altro pianeta: nessun accenno alla mancanza di personale medico e infermieristico, niente sui contratti non rinnovati, sui gettonisti, sulla fuga nel “privato”, per non parlare delle liste di attesa e della mancanza di Medici di base (nessuno di questi ultimi invitato a parlare e invero pochi anche in sala). Un doveroso brusco richiamo alla realtà anche da parte del vecchio primario della Neurologia dottor Gabriele Greco che ha ricordato che in un Ospedale di area vasta come è e sarà (?) il Ramazzini è gravissima la mancanza dell’Unità ictus, essendo quest’ultimo la terza causa di morte/ invalidità nella popolazione anziana.
La Direttrice Generale ha risposto utilizzando il noto armamentario politico/ retorico fatto di “tavoli di concertazione” e “sinergie” e, ovviamente, “resilienza”. Il quadro d’insieme più esaustivo è stato fatto dall’assessore regionale Donini che in un lungo intervento non ha mancato di segnalare le grandi fragilità del nostro SSN e ha prospettato “ricette” in discontinuità con il mainstream che vede nella sola mancanza di risorse economiche la causa di tutti i mali del nostro welfare.
Tornando al film La Grande Guerra, l’ufficiale sgrida il fante Alberto Sordi e dice: “Non è vero. Il rancio fa schifo”.
Dott. Giorgio Verrini