I lavori di adeguamento e automazione del Canale di Ganaceto, a Panzano, oltre a creare alcuni disagi alla viabilità – con la chiusura al traffico di via Argine Panzano, nel tratto compreso fra le vie Mulini e Bella Rosa fino al 3 dicembre – stanno destando la curiosità di molti. Qual è la ratio dell’intervento del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale?
“I lavori ricadono nell’ambito del PNRR Investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche – spiega l’ingegner Emanuele Baratti – e mirano a far fronte alla richiesta di una gestione sempre più efficiente delle risorse idriche ed energetiche in agricoltura, in un’ottica di risparmio idrico e di maggior resistenza agli eventi di siccità e ai cambiamenti climatici. Il progetto riguarda due tratti del Canale di Ganaceto, uno da Torre Stoffi a via Nuova, l’altro più a valle verso Ganaceto, la riqualificazione e telecontrollo di undici nodi idraulici e la posa di tubazioni in alcuni tratti di quattro diramazioni irrigue del Canale di Ganaceto.
Il manufatto in cemento armato che attualmente sta venendo posizionando lungo il canale serve per contenere il fenomeno di erosione ed allargamento verificatosi nel corso degli anni, a garantire una maggior stabilità delle arginature e a diminuire le perdite idriche lungo il Ganaceto che si presenta oggi ben più largo rispetto alla sezione originaria, con sponde in alcuni punti “mangiate” e deteriorate. Una volta terminata la posa del manufatto, verranno ricostruite le sponde e gli argini, rinforzandoli con una serie di massi. Il livello dell’acqua non subirà variazioni rispetto allo stato attuale”.
Lungo il Canale di Ganaceto verranno poi posizionate undici nuove paratoie, azionate in modo automatico mediante un pannellino fotovoltaico montato su di esse, che supereranno quelle attuali mosse ancora manualmente. “Tali paratoie di ultima generazione – prosegue l’ingegner Baratti – dialogheranno tutte tra loro e con l’impianto irriguo di Gargallo, Magnavacca e la sede centrale di Reggio Emilia, permettendo un monitoraggio e controllo (e telecontrollo) molto accurato della risorsa irrigua veicolata lungo il Canale di Ganaceto e la rete di distribuzione sottesa. A seconda della richiesta idrica, saranno in grado di regolarsi in automatico. Ciò significherà un uso altamente efficiente della risorsa idrica ed un risparmio energetico degli impianti irrigui che sollevano le acque dal Po a Boretto fino al Canale di Ganaceto”.
Gli interventi riguardano l’ambito irriguo ed energetico, non quello della pericolosità idraulica, chiarisce Baratti, “avvengono su una rete di canali nata e utilizzata esclusivamente a fini irrigui, invasata indicativamente nel periodo marzo-settembre. Tali canali sono praticamente scollegati da quelli di scolo, non a caso infatti il “grosso” delle lavorazioni viene eseguito durante i mesi invernali. Ciò significa che ogni precipitazione, sia invernale che estiva, recapita in un’altra rete, quella di scolo. Nel caso del Canale di Ganaceto, da Torre Stoffi a Via Nuova, è previsto che le lavorazioni vengano concluse entro l’inizio della prima stagione irrigua, indicativamente tra marzo e aprile 2024. La conclusione complessiva di tutti i lavori sarà l’estate del 2025”.
J.B.