Nuove case con vista sul Parco Santa Croce: al via il cantiere

"Negli ultimi giorni - scrive l'attento cittadino - ho notato nel parco di questa villa container da cantiere e attrezzature e  impalcature edili pronte per essere montate. Poi è spuntato su un cancello il manifesto della concessione edilizia"

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Da un attento cittadino riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Come tanti altri appassionati della natura che circonda Carpi passo spesso in via Bersana  costeggiando quello che dovrebbe diventare il bosco di Carpi e debbo riconoscere che si tratta di una delle zone più belle dei dintorni, con la strada che in pratica attraversa due parchi, quello della Fondazione e quello che circonda una villa privata molto curato con costruzioni agricole (ora in disuso ma per niente fatiscenti) probabilmente del secolo scorso, nel quale non è infrequente vedere uccelli migratori sostare. Negli ultimi giorni ho notato nel parco di questa villa container da cantiere e attrezzature e  impalcature edili pronte per essere montate. Poi è spuntato su un cancello il manifesto della concessione edilizia proprio a fianco di queste costruzioni agricole in cui il Comune di Carpi concedeva la “DEMOLIZIONE E COSTRUZIONE DI 7 UNITA’ ABITATIVE” alla società proprietaria della villa e del parco. Al di là del fatto che ovviamente i proprietari possono fare quello che vogliono nelle loro proprietà credo che esistano anche vincoli e limiti su quello che si può o non si può fare e chi ha concesso l’autorizzazione spero abbia valutato il tutto con cura, però costruire in un parco come quello, seppur privato… Chi ha memoria ricorda ancora la vicenda attraverso la quale la Fondazione Cassa Risparmio di Carpi acquisì il terreno (allora agricolo e stando alle notizie di stampa pagato una cifra notevole) con una delibera dell’allora Presidente dell’Ente, guarda caso proprietario della villa e del parco dirimpettai (aumentando quindi di parecchio il valore della propria proprietà), ed anche il “giuramento” fatto dall’allora Sindaco di Carpi che non si sarebbe mai costruito alcunché su tale terreno. Discorsi vecchi e in effetti la Fondazione si è data da fare per farci qualcosa di utile e attrattivo per la comunità (visto che sono stati usati tanti soldi della comunità). Ma come per magia, ora che il parco sta per essere ultimato, si attraversa la strada e dall’altra parte… ecco un nuovo centro residenziale. Poi in futuro chissà??

Lettera firmata