Una brutta disavventura quella vissuta sabato 28 ottobre su un autobus Seta da una nonna carpigiana insieme al suo nipotino di 4 anni. “Io – racconta – guido l’auto e quindi non sono una passeggera abituale dei mezzi pubblici ma dopo aver sperimentato una corsa insieme alla mia nipotina per farle provare una nuova esperienza e avendo visto quanto si fosse divertita ho deciso di riproporla anche al maschietto”. E così, in occasione di Carpi a tavola, la nonna da via Remesina ha preso il bus col nipotino: “una volta saliti ho fatto il biglietto inserendo le monete direttamente a bordo e abbiamo raggiunto il centro storico”. Una volta terminata la passeggiata, nonna e nipote si sono avviati verso la fermata vicino all’ospedale dove però, al posto del consueto bus giallo, si è avvicinato un mezzo bianco e più grande la cui corsa sarebbe proseguita sino a Novi di Modena: “dopo essermi accertata che a avrebbe fatto tappa anche in via Remesina siamo saliti. Non appena entrata ho chiesto all’autista come fare il biglietto dal momento che non vi erano casse automatiche e lui mi ha rassicurata dicendo che me lo avrebbe fatto direttamente lui. Anziché consegnarmelo però è ripartito in velocità e io mi sono allontanata per far sedere mio nipote e non rischiare di cadere”.
Quando l’autobus è giunto alla fermata successiva, la signora è tornata nuovamente dall’autista coi suoi 2 euro in mano per ottemperare al pagamento ma è stata avvicinata da due controllori che nel frattempo erano saliti a bordo: “inizialmente pensavo mi avrebbero fatto il biglietto ma in realtà mi hanno apostrofata con supponenza e maleducazione chiedendomi se avessi con me i documenti. Sono stati davvero sgradevoli: mi pareva di essere in uno stato di polizia. I due dopo aver scritto qualcosa su un blocco mi hanno consegnato un verbale con tanto di 77 euro di multa. Non potevo credere ai miei occhi! A quel punto mi sono rivolta all’autista sicura di poter risolvere l’equivoco ma lui ha negato le mie buone intenzioni. Mi sono davvero sentita malissimo. Nonostante la mia indignazione sono andata immediatamente a pagare la sanzione perchè nel giro di pochi giorni sarebbe lievitata ma ho presentato un reclamo a Seta inviando una lettera ben circostanziata. Mi hanno fatta sentire una delinquente, una disonesta, ed è un’ingiustizia sulla quale non ho alcuna intenzione di soprassedere. L’arroganza è inaccettabile, sempre”. Una cosa è certa questa nonna non matterà mai più piede su un autobus Seta.
Jessica Bianchi