Due Land Rover, autocarri, uno spargisale, un carrello elevatore, ma anche una vecchia
pompa di benzina, che sicuramente richiamerà l’attenzione degli amanti di vintage.
Sono 12 i lotti che la Provincia di Reggio Emilia ha deciso di vendere con un’asta pubblica che si concluderà alle 12 di lunedì 20 novembre, termine entro il quale occorre presentare domanda di partecipazione e offerte economiche – consegnandole a mano o recapitandole tramite servizio postale, ad esclusivo rischio del mittente – all’Ufficio Archivio della Provincia di Reggio Emilia, corso Garibaldi 59, 42121 Reggio Emilia (aperto dal lunedì al venerdì dalle 8,45 alle 12,45, il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 17).
Tutti i mezzi (e la relativa documentazione) potranno essere visionati nelle giornate di martedì 7 e giovedì 9 novembre dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16 previo appuntamento da richiedere all’Ufficio Gestione veicoli della Provincia di Reggio Emilia inviando una e-mail all’indirizzo veicoli@provincia.re.it, indicando uno o più giorni in ordine di preferenza, nonché il nominativo e un numero di telefono. Lo spoglio delle offerte e l’aggiudicazione è prevista già per martedì 21 novembre, il termine ultimo per il pagamento da parte degli aggiudicatari per giovedì 7 dicembre.
Avviso d’asta, allegati e moduli sono pubblicati all’Albo pretorio telematico di Provincia e Comune di Reggio e sono consultabili e scaricabili dal sito internet www.provincia.re.it (sezione Bandi e Avvisi). Per ulteriori informazioni si può contattare l’Unità operativa Provveditorato ed espropri (tel. 0522/444355 – 0522/444395; e-mail veicoli@provincia.re.it). Questo l’elenco dei mezzi (tutti funzionanti, ma molti non utilizzati) con i relativi importi a base d’asta.
Un camioncino Iveco Daily 35.8 con cassone a passo lungo alimentato a diesel, cilindrata 2.500 del 1994 (453.331 chilometri), di colore arancio con gancio di traino, da tagliandare e revisionare: 1.400 euro;
una Fiat Panda 4×4 1.100 a gasolio del 1997 (195.943 km) di colore bianco, da tagliandare e revisionare: 900 euro;
un trattorino Iseki TC213F GE4 700 di cilindrata del 2003 e di colore blu da tagliandare (accessori: lama spazzaneve e radiprato posteriore): 1.300 euro;
un autocarro Iveco Fresia 75 4X4 PC sgombraneve a diesel cilindrata 5.200 del 1983 di colore arancio (17.946 km), da tagliandare e revisionare, dotato di salatore e abbinabile a spazzatrice rotante (lotto a parte): 5.000 euro;
un autocarro Iveco 180 26 Z D cilindrata 13.800, del 1986 di colore arancio (79.581 km), da tagliandare e revisionare (accessori: salatore portato, piastra per lama spazzaneve):5.000 euro;
un Fiat Doblò a benzina, cilindrata 1.600, colore bianco, del 200 (283.800 km), da tagliandare e revisionare: 1.000 euro.
un Land Rover Defender 90 a diesel cilindrata 2.402 del 2009 (276.500 km) colore bianco da tagliandare e reimmatricolare per uso privato: 8.800 euro;
un Land Rover Defender 90 a diesel cilindrata 2.495 del 2003 (351.397 km) colore verde, solo da tagliandare: 8.500 euro;
un carrello elevatore Linde E12 elettrico del 2011 portata 1.200 kg, funzionante, attualmente non utilizzato, ma custodito al chiuso, dotato di caricabatterie, da revisionare: 2.500 euro;
uno spargisale Molinari SRS 2000 del 1997 con kit per spandimento a piattello e dichiarazione CE di conformità, in ottime condizioni: 1.500 euro;
una spazzatrice rotante Assaloni SF 220 massa 595 kg del 2004 (con spazzole nuove di ricambio e abbinabile all’Iveco Fresia): 700 euro.
Infine il pezzo più particolare, una vera chicca per gli appassionati del genere vintage, un
mercato sul quale oggetti simili – restaurati per essere utilizzati come arredamento – possono raggiungere anche i tremila euro. Si tratta di una colonnina per la distribuzione di benzina, modello Bergomi Insuperabile T.C. 53, che risale agli anni Cinquanta.
Un tempo la Provincia, infatti, era dotata di un proprio parco mezzi, di una propria autofficina e anche di una pompa di benzina, quella ora in vendita con una base d’asta di mille euro. Autofficina e pompa di benzina erano ospitate nel cortile di Palazzo Allende: la prima, da una decina d’anni, è stata trasformata in archivio, mentre la rimozione della pompa di benzina risale alla fine degli anni Ottanta. Da allora non è stata ovviamente più utilizzata, ma è sempre rimasta custodita al chiuso ed era funzionante al momento della dismissione. Dopo un’onorata carriera che la vide protagonista in particolare tra il 1973 e il 1974 – ai tempi dell’austerity e delle domeniche a targhe alterne per la crisi petrolifera scatenata dalla guerra del Kippur – nel garantire i rifornimenti ai servizi essenziali, il cui coordinamento fu affidato proprio alla Provincia.