E’ dello scorso marzo la dichiarazione di Roberto Solomita, assessore dell’Unione delle Terre d’Argine, in un’intervista rilasciata a Tempo, che “l’iter per la realizzazione del nuovo Gattile, che sorgerà in via Martinelli a Fossoli, si è finalmente sbloccato”, esprimendo anche la speranza di “partire con la posa della prima pietra nei prossimi mesi”.
I mesi sono passati, ben sette, ma di quella prima pietra per un’opera attesa da anni, e che sarà realizzata con un significativo contributo della Fondazione Virginia Lorenzini, nemmeno l’ombra.
A cos’è imputabile tale ritardo? Solomita ammette come questa sia “una storia complicata. C’è un rallentamento che nemmeno io riesco a capire e provo un certo imbarazzo”. Poi precisa che gli aspetti tecnici sono in capo al Comune di Carpi, per cui ci rimanda all’assessore comunale Paolo Malvezzi. “Alla fine di settembre – spiega – si è tenuto un incontro tra progettisti e Ausl: da quest’ultima è arrivata la richiesta di modificare il progetto, implementando i locali destinati a magazzino, a deposito e quelli per gli isolamenti dei gatti che ne avessero necessità. Quindi ora si deve aggiornare il progetto sulla base di queste indicazioni, poi ci sarà la richiesta alla Soprintendenza per la nuova autorizzazione paesaggistica (dal momento che la struttura si inserisce nel contesto agricolo), il passaggio in Giunta per l’approvazione e così si potrà finalmente partire con la gara”.
Da marzo a settembre ci sono diversi mesi: perché si è atteso tanto per sottoporre il progetto all’Ausl? “Troppe persone hanno lavorato a questo progetto – conclude Malvezzi – e ciò ha generato incomprensioni, sottovalutazione di problemi, insomma dei cortocircuiti che purtroppo hanno dilatato i tempi. E’ mancata una figura di coordinamento e si è perso tempo inutilmente: mi sono dato un obiettivo, ovvero che si possa partire con la gara entro la fine di febbraio 2024 e mi auguro che venga rispettato”.
Federica Boccaletti