Una raccolta di farmaci per le ospiti della casa-rifugio del Centro antiviolenza Vivere Donna

Sabato 28 ottobre (in Farmacia San Giuseppe Artigiano, in via Giovanni XXIII, 28) e venerdì 3 novembre (in Farmacia Santa Chiara, in via de Sanctis, 16) sarà possibile donare uno o più prodotti della lista fornita dal farmacista, e concordata con le operatrici della casa-rifugio, che entrerà poi a far parte della disponibilità delle ospiti del centro.

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Le volontarie di Vivere Donna insieme allo staff della Farmacia Santa Chiara

Due giornate, nelle Farmacie San Giuseppe Artigiano e Santa Chiara, in cui sarà possibile donare, scegliendo da una lista di generi necessari, alle ospiti del centro, donne e madri che si lasciano alle spalle situazioni di disagio per ricominciare daccapo. Le ospiti della casa-rifugio La casa dei sogni e dei bisogni, gestita dal Centro antiviolenza Vivere Donna, sono donne e, spesso, madri, che trovano in questo luogo un porto sicuro al quale approdare dopo essere naufragate tra situazioni di disagio sociale e violenza. Uno spazio in cui riposarsi, prendere fiato, e dal quale partire per cominciare una nuova vita. Spesso le ospiti arrivano nella struttura indossando soltanto i propri vestiti, o con una piccola valigia: è tutto quello che possiedono, e per questo, per ricominciare, hanno bisogno di tutto. Attenzione, ascolto, dialogo, cura. 

Hanno bisogno anche di farmaci, e per questo le Farmacie San Giuseppe Artigiano e Santa Chiara di Carpi hanno deciso di collaborare con Vivere Donna, organizzando insieme alle volontarie una raccolta solidale che si svolgerà nelle due giornate di sabato 28 ottobre (in Farmacia San Giuseppe Artigiano, in via Giovanni XXIII, 28) e venerdì 3 novembre (in Farmacia Santa Chiara, in via de Sanctis, 16) sarà possibile donare uno o più prodotti della lista fornita dal farmacista, e concordata con le operatrici della casa-rifugio, che entrerà poi a far parte della disponibilità delle ospiti del centro. 

“Come non mi stanco mai di ripetere – commenta Delia Caramaschi, Direttrice delle farmacie – la farmacia è sempre più un luogo collegato con il territorio, il nodo di una rete che rappresenta molto spesso il primo e più facile punto di accesso dei cittadini ai servizi sanitari e di tutela della salute. Per questo non potevamo non aderire alla richiesta delle splendide volontarie di Vivere Donna, perché un piccolo gesto per noi può significare davvero molto per altre giovani donne che hanno il diritto di vivere un’esistenza migliore, e che necessitano di tutto l’aiuto per farlo”.

“Desidero esprimere la nostra sincera gratitudine allo staff delle Farmacie per aver accolto con entusiasmo la nostra richiesta”, commenta Mimoza Shembitraku, coordinatrice del Casa Rifugio del Centro Anti-violenza Vivere Donna. “La Casa Rifugio – continua – ospita in genere quattro nuclei familiari, composti da madri e figli e figlie minorenni. Qui, le donne trovano un ambiente sicuro e accogliente. Il nostro Centro offre alle donne percorsi di uscita dalla violenza e di empowerment, con l’obiettivo di accompagnarle verso un futuro di indipendenza in modo che, al momento di lasciare la Casa Rifugio, possano farlo con sicurezza e autonomia. Un altro elemento cruciale per favorire il percorso di autonomia delle donne è l’inclusione dei bambini all’interno della comunità scolastica locale”.

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