Malattia di Parkinson: passato, presente e uno sguardo al futuro. E’ questo il titolo del convegno che si terrà giovedì 9 novembre, a partire dalle 8,30, presso l’Auditorium San Rocco. I responsabili scientifici dell’importante iniziativa, organizzata col sostegno di Gruppo Parkinson e Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, sono il dottor Mario Santangelo, direttore della Neurologia dell’Ospedale Ramazzini di Carpi e il dottor Antonio P. Strafella della University of Toronto. Il convegno sarà l’occasione per fare il punto su questa patologia neurodegenerativa, cronica e lentamente progressiva, che coinvolge diverse funzioni motorie, vegetative, comportamentali e cognitive, con conseguenze sulla qualità di vita di chi ne soffre e di chi gli sta vicino.
Una malattia le cui cause non sono ancora note anche se pare vi siano molteplici fattori che concorrono al suo sviluppo, talora con una base genetica, in particolare per le forme giovanili.
“Un convegno internazionale – commenta il dottor Santangelo – con nomi di professionisti prestigiosi che verranno a Carpi da ogni parte di Italia, organizzato in occasione dei vent’anni dalla creazione del Gruppo Parkinson di Carpi, il quale era stato fondato per iniziativa dell’Unità Operativa di Neurologia e a cui avevano aderito numerosi medici oltre alla direttrice sanitaria del nostro ospedale. Un’occasione preziosa per tracciare una fotografia degli enormi passi avanti fatti dalla ricerca e che confidiamo possano portare a nuove terapie farmacologiche in grado di migliorare ulteriormente la qualità di vita dei malati”.
La Malattia di Parkinson, prosegue il dottor Santangelo “è la più comune malattia neurodegenerativa dopo l’Alzheimer, la cui prevalenza, così come l’incidenza, aumenta con l’età. In Italia vengono diagnosticati circa 15mila nuovi casi all’anno, di cui almeno mille in soggetti con età inferiore ai 45 anni. Si calcola che in Emilia Romagna ci siano 18mila malati di Parkinson e che la frequenza della malattia giovanile sia pari all’1,1%. La Malattia di Parkinson rappresenta la forma tipica e più frequente di parkinsonismo, costituendone circa l’80%. Per quanto riguarda invece i parkinsonismi atipici la loro frequenza è bassa e probabilmente sottostimata con una prevalenza per le diverse forme che non supera i 5-18 casi su 100mila abitanti, eccetto che per la Demenza a corpi di Lewy che rappresenta la seconda causa di demenza degenerativa e causa il 10-15% di tutti i casi di demenza”.
Particolarmente attesa la lettura magistrale del dottor Strafella, alle 9,30, dal titolo Dalla clinica alla Biologia Molecolare del Parkinson – Il ruolo dei Biomarcatori a cui seguiranno numerosi interventi: dall’inquadramento clinico (Malattia di Parkinson e parkinsonismi atipici: inquadramento clinico col dottor Roberto Ceravolo – Genetica e diversi fenotipi clinici nella Malattia di Parkinson col dottor Francesco Cavallieri) alla Depressione nella Malattia di Parkinson col dottor Giulio Cabri.
Al pomeriggio spazio invece ai potenziali scenari di cura: ad oggi purtroppo non esiste una cura specifica e risolutiva per la malattia di Parkinson, ma il trattamento farmacologico, la chirurgia e la gestione multidisciplinare sono in grado di fornire sollievo ai sintomi. Il dottor Alessandro Tessitore parlerà di Il contributo delle neuroimmagini nella Malattia di Parkinson e nei parkinsonismi; Il dottor Roberto Cilia tratterà invece il tema Talamotomia MRgFUS nei disordini del movimento; Le dottoresse Giulia Giannini e Stefania Nassetti parleranno invece di Trattamento con tossina botulinica nella Malattia di Parkinson mentre il dottor Rocco Quatrale svilupperà il tema Terapia farmacologica personalizzata, presente e futuro. A chiudere la giornata, alle 16,30, sarà invece il dottor Franco Valzania con DBS: stato dell’arte e prospettive future.
Patrocinato da Comune di Carpi, SIN – Società Italiana di Neurologia e Società Italiana Parkinson e Disordini del Movimento/ LIMPE-DISMOV ETS, il convegno si rivolge ai soli professionisti.
Jessica Bianchi