Il 19 ottobre, la carpigiana Benedetta Sacchetti ha ritirato a Roma, in occasione del Congresso dei farmacisti italiani – FarmacistaPiù, il prestigioso Premio allo studio Giacomo Leopardi assegnatole per l’elevato valore scientifico della sua tesi di laurea dal titolo L’uso off-label dei medicinali in ambito pediatrico.
Il Premio intende infatti promuovere le attività di studio e ricerca su temi attuali di interesse scientifico per la professione farmaceutica, premiando gli autori delle migliori tesi di Laurea in Farmacia e Chimica e Tecnologie Farmaceutiche (CTF).
Con il termine off label, ovvero “fuori indicazione”, si fa riferimento all’impiego intenzionale nella pratica clinica di farmaci regolarmente registrati, ma usati in modo non conforme a quanto previsto dal Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto autorizzato. “Malgrado tutti gli sforzi attuati dalla normativa europea e nazionale – scrive la dottoressa Sacchetti nella sua tesi – in commercio sono ancora molto pochi i medicinali che possono essere utilizzati in ambito pediatrico. Adulto e bambino sono diversi per molti aspetti e di conseguenza nella somministrazione dei farmaci vengono utilizzati dosaggi differenti e spesso anche farmaci diversi. Le differenze farmacocinetiche e farmacodinamiche tra adulti e bambini richiedono che i farmaci siano testati direttamente nei bambini di diversa età al fine di dimostrarne la sicurezza e l’efficacia”. Nel contesto pediatrico, prosegue, “la prescrizione off-label di farmaci può finire per rappresentare, molto spesso, l’unica possibilità di intervento da parte dei medici. Tuttavia permangono numerose preoccupazioni relativamente all’efficacia e alla sicurezza di questi farmaci dovute all’insorgenza di reazioni avverse”. L’obiettivo della tesi premiata è stato dunque quello di esaminare i vari aspetti che riguardano la gestione delle terapie farmacologiche off-label nella fascia d’età 0 – 18 anni: dalla normativa alle modalità prescrittive, cercando di delinearne le caratteristiche in termini di efficacia e sicurezza fino a giungere alla descrizione di un’esperienza concreta ovvero l’utilizzo delle cure palliative nel paziente pediatrico.
“Credo molto nel mio lavoro di tesi – spiega Benedetta Sacchetti – poichè tratta un argomento che sin da subito mi ha appassionata tantissimo. Purtroppo l’irruzione della pandemia nelle nostre vite mi ha costretta a modificare in parte il mio lavoro, limitando fortemente la mia presenza in ospedale ma ho comunque cercato di dare giustizia a un tema attuale e importante. Non posso che ringraziare la professoressa Maria Angela Vandelli e la mia correlatrice Lisa Daya che mi hanno accompagnata nel raggiungimento di questo traguardo con professionalità, dedizione e pazienza”.
Un lavoro innovativo e accurato quello svolto da Benedetta Sacchetti, che le è valso il premio istituto da Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, Federfarma, Fondazione Francesco Cannavò e Utifar. “Questa vittoria – racconta Benedetta – è stata del tutto inaspettata. Una sorpresa enorme nonché una fonte di estrema soddisfazione, orgoglio e gratificazione. Partecipare alla prima giornata del congresso a Roma è stato un onore perchè ho avuto la possibilità di ascoltare dal vivo interventi di personaggi illustri nel mondo farmaceutico. La premiazione è stata molto emozionante e sarà un’esperienza che porterò a lungo nel cuore”.
Jessica Bianchi