Una lettera d’amore ai genitori, e in particolare alla madre, cui il film è dedicato, ma anche un’ode alla magia del cinema: tutto questo e molto altro è The Fabelmans, ultimo capolavoro di Steven Spielberg che costituirà il quarto appuntamento della rassegna Pomeriggio al cinema, e sarà proiettato mercoledì 18 ottobre, alle 15, allo Space City. Un racconto elegiaco e solare, in cui il grande Maestro del cinema USA mette in scena un’autobiografia romanzata, introspettiva, che è anche una sorta di compendio dei temi e delle ossessioni che ha sempre coltivato in tutta la sua produzione.
Tutto inizia nel 1952: Sammy Fabelman ha sei anni e il cinema, con le sue figure gigantesche, gli incute timore. Ricevute rassicurazioni – l’una poetica, l’altra razionale – dai genitori, il piccolo Sam esce dalla sua prima visione in sala con la vita cambiata per sempre, tanto che inizierà a ingaggiare compagni di scuola e sorelle come interpreti per girare western e film di guerra nel deserto dell’Arizona.
Gli anni intanto passano, diventato adolescente, scopre grazie al cinema la verità sulla vita segreta dei propri genitori: un padre brillante ingegnere che vorrebbe spostarsi per seguire una promozione, la madre che, per la famiglia, ha abbandonato una promettente carriera da pianista. Quando arriva l’inevitabile divorzio, la pellicola a 16 millimetri e il grande schermo diventano l’unico luogo in grado di garantire un rifugio adeguato.
Prima di diventare grande, continuando a mantenere la magia di sempre, la fascinazione del bambino, l’energia del ragazzo, e prepararsi a diventare il regista che forse più di ogni altro ha plasmato l’immaginario contemporaneo.
Ad accompagnare nella visione e nella discussione dei film in calendario saranno i critici cinematografici Dario D’Incerti, Eleonora Salomone e Nico Guidetti.
Prossimo appuntamento con le proposte della rassegna sarà quello con The quiet girl, un piccolo gioiello dal cinema indipendente d’Irlanda, mercoledì 25 ottobre.