Milva Bacchelli plasma ceramica e sogni

Milva Bacchelli, 62 anni, di Carpi, ha iniziato a creare opere decorative in ceramica gres e porcellana dopo una grave malattia. “L'arte mi ha aiutata a rialzarmi. La soddisfazione più grande è trasmettere ciò che creo agli altri e sapere che vi ritrovano serenità e bellezza”.

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Saper fare emergere la bellezza dalle proprie mani è un’arte che la carpigiana Milva Bacchelli, 62 anni, impiegata part-time, ha appreso e iniziato a coltivare relativamente tardi come racconta: “quando ero ragazza avrei voluto compiere studi artistici e intraprendere un percorso lavorativo in questo ambito, ma sono stata dissuasa dai miei genitori che, all’epoca, ritenevano questa strada troppo incerta. Ho dovuto compiere trentanove anni e superare una grave malattia prima di iniziare ad approfondire questa mia passione. L’arte mi ha sempre aiutata ad affrontare i momenti difficili e a rialzarmi. Oltre che la mia passione è stata anche la mia medicina”.

Ha frequentato corsi?

Sono in prevalenza autodidatta, ma ho frequentato una scuola d’arte a Faenza, Ceramiche and Colors, per apprendere le tecniche scultoree”.

Con cosa crea?

“Realizzo principalmente sculture in ceramica gres, vasi in porcellana, dipinti astratti e materici, e volti di donna. I quadri sono sviluppati con materiali materici misti carta e stucco poi dipinti con acrilici, colature e spugnature che rendono il quadro quasi tridimensionale”.

Quali sono i suoi soggetti preferiti?

“Amo gli animali. Ho iniziato da bambina a crearli con il limo del fiume secchia.

Sono stata ispirata per la loro creazione da Botero, anche se il mio intento nel crearli è di dimostrare che la perfezione non esiste. Gli animali della mia serie artica sono esposti a Rubiera, nella Galleria d’arte Tiziana Severi. Tutte le mie creazioni in ceramica vengono sviluppate con con la tecnica della lastra. Mattarello, mani e pochissimi attrezzi, tutti dipinti a mano con colori atossici. Produco anche una serie di vasi molto astratti di designer che sono in carta e terracotta: la loro particolarità è che sono leggerissimi. L’idea per una nuova creazione emerge quando ne ho maggiormente bisogno, è una necessità che mi permette di tirare fuori il meglio di me per cercare di donarlo agli altri”.

Progetti a breve e lungo termine?

Ho molti progetti per la primavera e l’autunno dell’anno prossimo, tre mostre curate nei minimi particolari con moltissime opere”.

Chiara Sorrentino

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