Aimag, le opposizioni unite contro il Sindaco: “è il Comune il proprietario delle azioni”

"Lei, Sindaco, è consegnatario delle azioni Aimag, non proprietario" ha detto Monica Medici (5 Stelle) che ha introdotto la mozione di diffida. Al momento della votazione finale, i dodici voti della maggioranza respingono la mozione di diffida e censura dell’operato del Sindaco, ma i firmatari sanno di aver messo a segno il colpo.

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Le repliche della maggioranza targata Partito Democratico, la veemenza del capogruppo Maio e il gesto plateale del consigliere Bizzarri che lascia l’aula non bastano a fare da scudo: l’impianto della mozione di diffida e censura dell’operato del Sindaco presentata dalle opposizioni nella seduta del Consiglio Comunale del 28 settembre è ineccepibile dal punto di vista tecnico giuridico.

Dal punto di vista politico, le minoranze si presentano come un blocco granitico contro Bellelli nel momento in cui Movimento Cinque Stelle, Fratelli d’Italia e Lega si accordano sugli emendamenti proposti da Carpi Futura che sostiene la mozione. Al momento della votazione finale, i dodici voti della maggioranza la respingono, ma i firmatari sanno di aver messo a segno il colpo.

E’ Monica Medici (Movimento 5 Stelle) a introdurre la discussione leggendo il testo della mozione che fa riferimento alla scelta del Sindaco di Carpi Alberto Bellelli di abbandonare l’assemblea di Aimag del 29 giugno scorso dopo l‘approvazione del Bilancio 2022, al momento della votazione sulla distribuzione degli utili che costituiscono una sostanziosa voce delle entrate del Comune di Carpi, in quanto socio di Aimag. Per i firmatari della mozione, “il comportamento del Sindaco ha generato un ingiustificato taglio di alcuni servizi fondamentali per la comunità che non trovano copertura nelle risorse del Comune di Carpi e un potenziale aumento della tassazione locale a danno di imprese e cittadini per coprire il mancato introito”, configurando un danno erariale. Di qui la richiesta delle opposizioni di diffidare il Sindaco Bellelli dal ripetere simili prese di posizione all’interno dell’ assemblea soci di Aimag spa senza preventiva discussione in questo Consiglio Comunale; di dare mandato al Sindaco a rappresentare al Consiglio di Amministrazione di Aimag la richiesta di portare in approvazione all’Assemblea nel mese di ottobre 2023 la distribuzione dell’utile di esercizio in misura non inferiore al 95%; di dare mandato al Sindaco ad operare fattivamente per la ricostituzione del Patto di Sindacato tra i comuni soci di Aimag Spa, garantendo un’azione unitaria dei soci pubblici, rispettosa di tutti i suoi componenti indipendentemente dalle quote possedute, tale da determinare in diritto e di fatto il controllo pubblico della società.

Rigettando la mozione, il Sindaco Alberto Bellelli ha sottolineato di aver agito prendendo atto di quanto proposto e indicato dal Consiglio di Amministrazione e dal Collegio sindacale di Aimag ma, incalza la consigliera Medici, “il Sindaco per legge è tenuto ad ascoltare il Consiglio comunale. Lei, Sindaco, è consegnatario delle azioni Aimag, non proprietario. La proprietà è del Comune, lei non possiede le azioni a titolo personale, eppure ha agito come se fosse proprietario”. Per Annalisa Arletti (Fratelli d’Italia), “il collegio dei revisori dà una fotografia della situazione finanziaria e il Consiglio di Amministrazione ne tiene conto poi però è l’Assemblea dei Soci che decreta. E’ certo che Aimag disponga della necessaria provvista finanziaria per la distribuzione degli utili e già nel bilancio 2021 l’Assemblea scelse per una distribuzione degli utili moto diversa rispetto a quanto indicato dal Cda”.

Il fuoco di fila continua con Michele Pescetelli (Carpi Futura) che mette in discussione la liceità del voto del Sindaco in quanto consegnatario delle azioni della partecipata all’interno dell’assemblea dei soci senza chiara direttiva dell’amministrazione di cui il Consiglio Comunale è espressione quando si tratta di partecipate. Al momento della votazione il Sindaco Bellelli si astiene, la maggioranza rigetta la mozione con dodici voti contrari contro i sette favorevoli delle opposizioni. E ora che succederà in vista dell’imminente Assemblea di Aimag convocata per lunedì 2 ottobre?

Sara Gelli