Mesi e mesi per avere un appuntamento per una visita specialistica. I tempi d’attesa nella sanità modenese non sembrano essere migliorati anzi, per alcune tipologie, come oculistica e dermatologia, i calendari non sono disponibili col risultato che chi può si rivolge alla sanità privata mentre altri rinunciano a curarsi.
“Siamo in una situazione di difficoltà – dice il direttore del Policlinico di Modena Claudio Vagnini – e per questa ragione mi preme dire che non è possibile che tutti sostengano di avere un’urgenza perché altrimenti non se ne esce più. In presenza di un’urgenza seria e vera noi diamo sempre la nostra disponibilità ma se non ci sono urgenze vere il risultato è che i tempi si allungano. E quando c’è la disponibilità di posti non è detto che siano a Modena, ma nel caso siano disponibili a Pavullo o a Mirandola o ci si va oppure pazienza”.
Come ogni anno a settembre tanti ragazzi riprendono l’attività sportiva agonistica per la quale è richiesto il certificato medico sportivo ma occorrono mesi per avere l’appuntamento. Un problema dovuto alla scarsità di medici.
“E’ un problema della sanità nazionale” per Gustavo Savino, direttore della Medicina sportiva di Modena. “In medicina sportiva si specializzano 98 medici in tutta Italia ogni anno e contestualmente nel periodo post Covid abbiamo avuto un aumento delle richieste di valutazione per l’idoneità agonistiche. Può prenotare solo chi ha la visita che scade fra due mesi e ovviamente i posti sono saturi perché ci sono molte richieste. Quelli che avranno la visita in scadenza nei mesi di gennaio e febbraio, devono aspettare l’apertura del calendario per il rinnovo delle certificazioni”.