Il problema non è arrivare all’Oltreferrovia ma a Carpi

La tratta Carpi - Modena non brilla certo per efficienza: ritardi e soppressioni sono all’ordine del giorno. Lo sanno bene i pendolari da anni alle prese con le lacune del trasporto pubblico su rotaia. Ci si continua a riempire la bocca di parole come cambiamento climatico, sostenibilità, resilienza, mobilità alternativa… ma poi alla prova dei fatti l’auto resta il mezzo più utilizzato perchè l’alternativa è quella di fermarsi - e restarci pure per mancanza di autobus sostitutivi - a Quattro Ville.

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A sinistra il sottopasso. Foto di Fabrizio Bizzarri

La sede del polo universitario voluto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi in via Corbolani accoglierà i primi studenti a partire dal 18 settembre quando inizieranno le lezioni del Corso di Laurea Magistrale in Sustainable Industrial Engineering. Per consentire a studenti e docenti – ma non solo – di raggiungere l’edificio e approdare così nel cosiddetto Oltreferrovia, Rfi ha ormai completato, dopo mesi di lavoro, un sottopasso ferroviario. “Passaggio che –  ha spiegato il sindaco Alberto Bellelli – sarà transitabile due giorni prima dell’apertura ufficiale del Tecnopolo”.

Il primo cittadino ha poi tratteggiato l’Oltreferrovia che verrà: “grazie all’abbattimento dell’ex Consorzio agrario, la visuale si è liberata e in questo modo, uscendo dal sottopasso, si potrà immediatamente cogliere il profilo dell’Università”. Nell’area, prosegue Bellelli, “è in corso di realizzazione un grande parco dove sorgerà anche una collina da cui ammirare lo sky line del centro storico”. Prevista anche l’attuazione di vari percorsi ciclopedonali per collegare l’area col resto della città così come l’installazione di telecamere di videosorveglianza. 

In attesa di attraversare il neonato sottopassaggio – a piedi e in bicicletta, rigorosamente alla mano, in considerazione delle dimensioni e delle curve a gomito perlomeno del primo tratto della infrastruttura – che di certo permetterà di superare i binari velocemente e in sicurezza, a restare è invece un altro nodo. Il tema infatti non è il raggiungimento dell’Oltreferrovia bensì della stessa Carpi. La tratta Carpi – Modena infatti non brilla certo per efficienza: ritardi e soppressioni sono all’ordine del giorno. Lo sanno bene studenti e pendolari da anni alle prese con le lacune del trasporto pubblico su rotaia. Ci si continua a riempire la bocca di parole come cambiamento climatico, sostenibilità, resilienza, mobilità alternativa… ma poi alla prova dei fatti l’auto resta il mezzo più utilizzato perché l’alternativa è quella di fermarsi – e restarci pure per mancanza di autobus sostitutivi – a Quattro Ville. E tanti saluti.

Jessica Bianchi  

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