Si chiama Arnia l’innovativo progetto lanciato dalla Cooperativa sociale Eortè impegnata da anni nel sostenere minori che vivono situazioni famigliari delicate. L’Arnia – che già dal nome richiama alla dolcezza del miele ma anche al silenzioso e incessante lavorio delle api che rendono un alveare un meccanismo a dir poco perfetto grazie a compiti ben definiti e al lavoro di squadra – è una comunità educativa semiresidenziale diurna che si rivolge a minori tra i 6 e i 17 anni. “L’idea – spiega la direttrice di Eortè, Valentina Pepe – viene da lontano, grazie a un’intuizione di chi mi ha preceduta, ovvero Roberto Zanoli. Occupandoci da anni di progetti legati alla devianza minorile, alla dispersione scolastica e all’accoglienza in famiglia di giovani che vivono in condizioni complesse, ci siamo resi conto che sul territorio mancava un servizio intermedio. Un vuoto che non riguarda solo Carpi ma anche la bassa reggiana pertanto abbiamo pensato di dare gambe a un servizio capace di prendere in carico minori che vivono in famiglie problematiche ma che non necessitano di un allontanamento. Lo scopo è quello di lavorare sul mantenimento del benessere psicofisico del minore senza prescindere dal nucleo di appartenenza e dalle relazioni sociali e familiari. Il nostro desiderio è quello di accompagnare questi giovanissimi in un percorso di crescita individuale, verso traguardi di autonomia, responsabilizzazione e maturazione delle proprie competenze. L’obiettivo è di lavorare attraverso la prevenzione per evitare situazioni di istituzionalizzazione in comunità residenziali o affido, prevenire casistiche antisociali, evitare le situazioni più gravi di atti illegali”.
L’Arnia – che vedrà la luce alla fine del mese di settembre, dopo aver incassato il nullaosta della Commissione territoriale del Comune di Carpi – è ospitata in un bellissimo casolare ristrutturato immerso nel verde della campagna di Migliarina: “trovare un immobile adatto – prosegue Valentina Pepe – è stata una sfida ma non appena abbiamo visto questo, abbiamo capito che sarebbe stato perfetto. Dotato di un grande giardino è l’ideale per i ragazzi che lo abiteranno, d’altronde si sa, la natura cura, fa bene allo spirito… Grazie alla generosità del signor Sergio Santachiara e di sua moglie che ce lo hanno messo a disposizione in comodato d’uso gratuito il nostro progetto è diventato realtà”. Dopo settimane di grande lavoro per adattare gli enormi spazi interni, L’Arnia sarà in grado di ospitare contemporaneamente sedici minori: “nella struttura – spiega Pepe – sarà presente una equipe costituita da una coordinatrice e tre educatori di Eortè. Accanto a loro vi saranno poi alcune volontarie dell’Associazione Venite alla festa che si occuperanno della cucina e si faranno carico della manutenzione. Ognuno avrà il suo compito, in un’atmosfera piacevole, all’insegna della condivisione”.
I minori che verranno presi in carico saranno individuati e inviati dai Servizi Sociali dell’Unione delle Terre d’Argine e ciascuno di loro seguirà un percorso ad hoc che potrà protrarsi per un tempo variabile a seconda delle necessità.
Tutto è ormai pronto, mancano solo alcuni arredi ma per acquistarli Eortè chiede l’aiuto di tutti noi: “vorremmo raccogliere 8mila euro – conclude Valentina Pepe – per completare l’acquisto del mobilio necessario per allestire due camere in cui i ragazzi potranno svolgere attività di doposcuola, educative e di supporto. Abbiamo lanciato una raccolta fondi con la speranza che la solidarietà che da sempre contraddistingue la nostra comunità si metta in moto affinché anche L’Arnia possa decollare”.
Ogni piccolo aiuto sarà prezioso: https://www.ideaginger.it/progetti/l-arnia-una-comunita-che-abbraccia-i-minori.html
Jessica Bianchi