Tappa carpigiana della POLI23, tra sport, tecnologia e solidarietà

Unire passione, impegno e scoperta del patrimonio italiano in un’avventura a pedali: è lo scopo della POLI23, corsa ciclistica non competitiva, organizzata da Politecnico di Torino e Fondazione Piaggio in collaborazione con Lega Italiana Lotta Tumori, Polizia di Stato e Touring Club Italiano, la cui quarta tappa è partita questa mattina dalla nostra città per portare - dopo 144 chilometri - la carovana a Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza.

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Unire passione, impegno e scoperta del patrimonio italiano in un’avventura a pedali: è lo scopo della POLI23, corsa ciclistica non competitiva, organizzata da Politecnico di Torino e Fondazione Piaggio in collaborazione con Lega Italiana Lotta Tumori, Polizia di Stato e Touring Club Italiano, la cui quarta tappa è partita questa mattina dalla nostra città per portare – dopo 144 chilometri – la carovana a Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza.

L’acronimo POLI23 indica la città di partenza (Pontedera) e il luogo di arrivo (il Lingotto di Torino) di una corsa che, iniziata venerdì, si concluderà domenica 10 settembre, dopo dieci tappe e 960 chilometri attraverso sette regioni. Alla manifestazione partecipa un’ottantina di ciclisti provenienti da tutta Italia, perlopiù imprenditori appassionati alle due ruote, che ieri sera hanno incontrato il sindaco e pernottato a Carpi.

“In un’epoca in cui – dicono gli organizzatori – la salute e il benessere assumono un ruolo centrale nelle nostre vite, la ciclomobile diventa una metafora di speranza e resilienza. Il progetto si prefigge di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo all’importanza della prevenzione e della ricerca oncologica, promuovendo nel contempo un approccio attivo e sostenibile alla scoperta del nostro Paese”.

A dare il via oggi alla tappa “Carpi – Montecchio Maggiore” c’era l’assessore allo Sport Andrea Artioli che, prima di abbassare la bandierina della partenza, ha portato alla carovana i saluti dell’Amministrazione: “ho parlato dell’importanza della bicicletta per la comunità carpigiana sottolineandone il valore di strumento di emancipazione sociale soprattutto per le donne durante la Resistenza prima, con il ruolo delle staffette partigiane, e negli anni del boom economico poi, quando le donne caricavano sulla bici i fagotti di maglieria per l’industria tessile. Agli organizzatori ho portato l’esempio dell’esperienza di Donne a pedali, il progetto di integrazione per imparare ad usare la bicicletta come strumento ulteriore di autonomia. Ho anche ricordato i tanti eventi ciclistici che vedono Carpi protagonista, il prossimo dei quali sarà la partenza del Giro dell’Emilia 2023, in programma sabato 30 settembre”.

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