Ha fatto un gran discutere nelle scorse settimane la decisione dell’Amministrazione comunale di Carpi di tirare pubblicamente le orecchie dei privati che non manutengono le aree verdi di loro competenza, piazzandovi dei cartelli per informare la cittadinanza che lì, il comune, non vi può metter mano, ed evocando lo spettro delle sanzioni per i “dissidenti”. Ebbene oltre ai parchetti con l’erba alta, i cestini traboccanti di sacchetti di feci di cani e le siepi invadenti sarebbe il caso di gettare lo sguardo un poco più in là per rendersi conto che in alcune aree cittadini le cose sono decisamente sfuggite di mano.
Un esempio? Una passeggiata tra via delle Magliaie e via delle Trecciaiole potrebbe essere d’ispirazione. I terreni lottizzati e non ancora edificati versano infatti in uno stato di completo abbandono. Erba e piante infestanti hanno superato il metro di altezza, invadendo marciapiedi e parcheggi. I cartelli che indicano i percorsi pedonali svettano timidamente in mezzo alla vegetazione, peccato che ormai, i camminamenti siano stati del tutto inghiottiti. E poco importa se la proprietà di quei terreni sia pubblica o privata, il risultato non cambia e fa rima con degrado. Ad avanzare, insieme alle erbacce, sono un generalizzato senso di abbandono e l’impercorribilità della zona. Il luogo ideale peraltro dove abbandonare rifiuti. A farne le spese anche le attività che vi sorgono intorno: di certo un contesto più ordinato e decoroso gioverebbe non solo a loro ma alla città tutta.
E allora di chi è la responsabilità: dei proprietari che non se ne curano o di un’amministrazione che non prende provvedimenti? Attendiamo l’ennesimo comunicato stampa.
Jessica Bianchi