Integratori e fegato: naturale non fa rima con innocuo, anzi…

In commercio ce ne sono davvero di tutti i tipi: per combattere l’insonnia, per ridurre lo stress, per ottenere una pelle liscia e capelli più forti… stiamo parlando degli integratori alimentari. Sono sempre più numerose le persone che ricorrono a questi prodotti pensando possano contribuire al loro benessere psicofisico senza arrecare danni ma, spesso, molti di questi integratori o preparati erboristici possono rivelarsi addirittura dannosi per il nostro organismo, comportando importanti effetti collaterali. Tra gli organi maggiormente a rischio intossicazione vi è il fegato, il più prezioso laboratorio chimico del nostro corpo.

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In commercio ce ne sono davvero di tutti i tipi: per combattere l’insonnia, per ridurre lo stress, per ottenere una pelle liscia e capelli più forti… stiamo parlando degli integratori alimentari. Sono sempre più numerose le persone che ricorrono a questi prodotti pensando possano contribuire al loro benessere psicofisico senza arrecare danni ma, spesso, molti di questi integratori o preparati erboristici possono rivelarsi addirittura dannosi per il nostro organismo, comportando importanti effetti collaterali. Naturale infatti non fa rima con innocuo, anzi…  Tra gli organi maggiormente a rischio intossicazione vi è il fegato, il più prezioso laboratorio chimico del nostro corpo.  L’Unità Operativa di Medicina Interna del Policlinico di Modena ospita un ambulatorio delle epatiti che effettua circa 4mila visite ogni anno e ultimamente è proprio l’abuso prolungato di integratori e prodotti di erboristeria a rappresentare il “problema emergente”, sottolinea il dottor Gianluca Abbati.

dottor Gianluca Abbati

Dottor Abbiati, molti sottovalutano l’uso di integratori considerandoli sicuri e ricorrendo perlopiù al fai da te. E’ davvero così?

“Molti di questi prodotti contengono principi tossici per il fegato e un elenco aggiornato di tali sostanze è consultabile sul sito dell’Istituto nazionale per la salute degli Stati Uniti (NIH) dove il ricorso all’uso di integratori e alla medicina alternativa ha radici ben più lontane rispetto al nostro Paese.

Poi vi sono sostanze che, pur non essendo epatotossiche di per sé, vengono prodotte in modo non controllato e senza i rigidi protocolli a cui deve attenersi chi invece produce farmaci. Per chiarire con un esempio: la vitamina B12 non è certo tossica ma estrarla con un prodotto chimico o con una metodologia non corretta la rende tale. C’è chi compra prodotti privi di certificazioni in palestra o in Rete ma occorre essere prudenti e prestare grande attenzione: tante epatiti vengono sviluppate a causa di queste sostanze. E’ sempre meglio ricorrere ai farmaci (ndr – sempre sotto stretta sorveglianza medica) per non avere sorprese. Infine, non dimentichiamo che, la stessa assunzione eccessiva di sostanze, come nel caso delle vitamine, rappresenta una fonte di tossicità”.

Un uso improprio e prolungato quali ripercussioni può avere sul fegato?

“Tutte le epatiti, col tempo, portano a un aumento della fibrosi epatica e, quindi, alla cirrosi. Il nostro fegato ha una capacità molto buona di rigenerarsi e guarire ma dobbiamo ricordare che essendo un punto centrale di smistamento chimico, qualsiasi cosa assumiamo passa da lì, sostanze tossiche comprese. Sostanze che prima di intossicare altri organi tendono ad avvelenare il fegato e dunque un’assunzione prolungata nel tempo può portare a gravi conseguenze. L’uso di un prodotto cosiddetto naturale non è esente da rischi, d’altronde anche il curaro lo è, così come la cicuta…”.

E’ dunque fondamentale non ricorrere al fai da te e consultare un bravo specialista, l’unico che potrà indicare il giusto prodotto, le dosi corrette e il periodo di somministrazione. 

Jessica Bianchi 

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