Il ciclismo scorre nelle loro vene da generazioni. A correre sulla due ruote per primo è stato il nonno e ora a raccogliere la sua eredità sono i due nipoti, i carpigiani Giacomo e Simone Orlandi, di 14 e 12 anni.
“A trasmettermi l’amore per questo sport – spiega Giacomo che rientra nella Categoria Esordienti 2° anno – è stato soprattutto mio padre. Sin da piccolo seguivamo insieme le varie competizioni ciclistiche in televisione e veder correre Vincenzo Nibali mi ha convinto a voler provare e così a 6 anni ho iniziato a praticare il ciclismo, militando nella SanMarinese”. Per Simone seguire le orme del fratello è stato quasi un imperativo e a cinque anni ha deciso di montare in sella: “Giacomo è più forte di me e sinora ha conquistato maggiori risultati – racconta – ma ci motiviamo a vicenda e corriamo forte”.
A differenza degli sport di squadra, “dove la tensione si stempera coi propri compagni – continua Giacomo – nel ciclismo la tensione della gara è altissima. Quando corri devi dare il massimo e puoi contare solo ed esclusivamente sulle tue forze, per questo motivo è fondamentale allenarsi con spirito di sacrificio e restare concentrato per cercare di arrivare al top della forma al momento della prestazione”. Gli allenamenti sono intensi: due volte a settimana i ragazzi percorrono un totale di circa 100 chilometri prima di mettersi alla prova, la domenica, in gara. Ma il ciclismo fa anche rima con amicizia, “con gli altri ragazzi della SanMarinese con cui ci alleniamo e con tutti quelli che incontriamo in occasione delle varie competizioni”, aggiunge Simone, Esordiente 1° anno.
Giovanissime promesse della Polisportiva di casa nostra, tanto da essersi qualificati ai campionati nazionali di Boario Terme del 9 luglio, Giacomo e Simone restano però coi piedi per terra: “lo sport deve essere prima di tutto un divertimento perchè quando a guidarti è solo la competizione arrivi ad odiarlo. A volte mi è capitato in gara di cedere il passo ad altri lasciando a loro il piazzamento migliore: per me l’amicizia viene prima di tutto”, sorride Giacomo. E se per lui il sogno nel cassetto è il professionismo o, meglio, “poter correre al fianco dei più grandi”, per Simone invece l’obiettivo da raggiungere è quello di vincere una corsa, “ci sono arrivato vicino ma non è ancora successo”. In bocca al lupo ragazzi!
Jessica Bianchi