Nel 2017 i carpigiani respingevano con un referendum, per la seconda volta, l’idea che Aimag finisse inglobata in Hera. “Oggi purtroppo ci tocca vedere che, a causa della pervicace volontà dei sindaci di Carpi e Soliera, questa prospettiva si sta concretizzando. Votando in modo disgiunto dagli altri Comuni soci di Aimag, Bellelli e Solomita – spiega Roberto Galantini a nome del Coordinamento Acqua Pubblica, che promosse i due referendum comunali del 2008 e del 2017 – hanno eletto a maggioranza il CdA in cui Hera avrà un proprio consigliere e il privilegio di indicare il direttore generale dell’azienda.
Quanto questa scelta sia contraria al bene del territorio, dei cittadini e dell’economia locale, chi ci segue lo sa già. Non solo per l’acqua pubblica (principio che ci portò al voto anche a livello nazionale), ma anche per rifiuti, gas ed energia, ove la gestione di Aimag in fatto di bollette e qualità si è differenziata tanto da quella di Hera.
E’ bene invece far sapere che questa decisione è stata presa non solo contraddicendo la volontà espressa dai carpigiani (nel 2008, nel 2011 e nel 2017), ma anche SENZA che un tale cambio di rotta sia stato motivato o discusso pubblicamente con i cittadini, SENZA aver risposto alla richiesta di pubblico confronto richiesta dagli altri comuni soci (contrari), SENZA nemmeno aver accolto la proposta di rinviare la decisione sul cda a dopo le prossime elezioni, in modo da poter giustificare questa idea con un mandato elettorale.
Pensiamo anche alla slealtà verso i comuni della Bassa, loro che fondarono l’Azienda e che accolsero negli anni ’90 l’ingresso nel Consorzio di Carpi e Soliera. Quando Carpi sostituì le tubazioni di amianto, lo fece con i soldi di tutti gli altri comuni. Ora Carpi e Soliera tradiscono l’unità dei soci pubblici e “scippano” il controllo di Aimag a favore del socio privato.
Nel corso degli anni in cui abbiamo resistito all’idea che Aimag dovesse finire nella pancia di Hera, ci eravamo già accorti che le motivazioni con cui i sindaci di Carpi e Soliera insistevano su ciò fossero solo dei pretesti. Lo dimostra il fatto che la scelta odierna non è stata spiegata né motivata. Forse le vere ragioni del favore a Hera (che guadagna il controllo di Aimag, un’impresa concorrente, a costo zero) non le possono dire.
Quello che possiamo fare, oggi come gli anni scorsi, è informare tutti di quanto avvenuto, perchè ai protagonisti di questa pagina triste dà fastidio che la gente sappia”.