Nella giornata di giovedì 29 giugno si è svolta l’assemblea di Aimag che ha visto l’approvazione del bilancio e la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione. Il voto scuote le istituzioni: ecco le reazioni politiche nell’ordine in cui sono arrivate in redazione.
Annalisa Arletti (Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale a Carpi): “così il PD svende Aimag a Hera. Tanti gli svantaggi per i cittadini dei Comuni soci”
In Assemblea dei soci di Aimag il PD dell’Unione delle Terre d’Argine nomina Hera in CDA senza un Patto di Sindacato, escludendo i Comuni della Bassa e del Mantovano con l’arroganza e l’auto-referenzialità di chi ha a cuore solamente i propri interessi personali e non quelli dell’ azienda e del territorio che rappresenta” è duro il commento di Annalisa Arletti, Capogruppo di Fratelli d’Italia.
“Ciò che un Sindaco non può fare è mentire ai propri cittadini. Bellelli lo ha fatto con costanza in questi ultimi mesi, diffondendo informazioni false relative ad un Aimag in difficoltà finanziaria, mentre il bilancio è stato votato all’unanimità senza problemi dall’Assemblea dei soci. Le illazioni del Sindaco PD contro la multiutility non hanno fatto che indebolirla e la nomina in CdA di Hera, senza un patto tra i Sindaci,è ciò che sancisce la perdita di controllo pubblico sull’azienda Aimag.
“Questo comporterà il rischio elevatissimo di perdita delle concessioni rifiuti e idrica, con un danno economico patrimoniale enorme per i Comuni soci, oltre che la perdita della gestione di settori strategici per il territorio e caratterizzati da servizi di assoluta eccellenza a livello nazionale, con tariffe molto favorevoli per i cittadini residenti che ne usufruiscono.” continua Arletti.
“Il Partito Democratico decide di depauperare il territorio di un’azienda a controllo pubblico che, pur necessitando di una strategia e una visione sul futuro più chiare, offre servizi legati al territorio fondamentali per i cittadini. È una scelta imperdonabile, che come Fratelli d’Italia ostacoleremo fino all’ultimo in tutte le sedi competenti.”
“Hera, oltre a non avere un legame con il territorio come Aimag, tanti danni sta facendo nella vicina Modena e abbiamo tutte le ragioni di non dormire sonni tranquilli. Da anni, poi, il colosso bolognese ha distribuito poltrone ad ex esponenti del Partito Democratico, in quell’ottica di gestione clientelare del potere a cui la sinistra ha abituato questi territori e che speriamo di sradicare con le prossime elezioni amministrative .” conclude Arletti
Anna Greco (Segretaria del Partito Democratico di Mirandola): “lo strappo su Aimag, un danno per Mirandola e la Bassa”
La brutta vicenda che ha visto imporre un consiglio di amministrazione dentro ad Aimag senza il dovuto confronto e approfondimento politico, crea una linea di demarcazione netta perché con tutta evidenza in provincia di Modena, sulla vicenda, ci sono stati due distinti approcci dentro al Partito Democratico: quello del restare silenti e non prendere posizioni (chissà, forse si aspettava Godot?) e quello invece che interviene, cerca soluzioni porta argomenti, insomma fa politica.
Nella vicenda Aimag consegnata ad HERA senza confronto e discussione sui termini che normalmente debbono essere valutati, il primo è stato l’approccio della Federazione Provinciale, il secondo del Partito Democratico nei comuni della Bassa. L’incapacità o forse a questo punto sarebbe meglio dire la non volontà di trovare una sintesi politica è la causa di una vicenda che evidentemente, oltre a lasciare l’amaro in bocca, avrà conseguenze rilevanti e preoccupanti per il danno che viene dato alla credibilità della politica.
Una sintesi politica che per compito e ruolo le dovrebbe essere proprio, doveva essere ricercata dalla Federazione Provinciale, che aveva – appunto – il dovere di “federare”, non di stare silente e conseguentemente essere quindi determinante nella divisione nelle articolazioni del territorio del PD. Non è accettabile l’inerzia su questioni così rilevanti, anche per le conseguenze che nello specifico ci saranno sui più rilevanti beni del patrimonio pubblico locale. Una responsabilità che è dato reale e oggettivo, non confutabile, per il quale stiamo valutando quali conseguenze politiche far seguire da parte nostra.
Ci aspetta da affrontare una situazione difficile e complicata, sappia però la comunità che staremo dalla parte giusta, che è quella della politica e della sua credibilità, del mantenimento delle prerogative che la legge attribuisce a Mirandola e ai comuni nel decidere indirizzi e modalità della gestione dei più importanti servizi pubblici locali: acqua, rifiuti, energia, tutto ciò che determina la capacità per i territori e le comunità di affrontare le sfide della crisi climatica e della necessaria transizione ecologica. Sfide che grazie all’impegno e alla capacità di Aimag, ha posto questi territori all’avanguardia nazionale.
Difenderemo il valore della democrazia e della rappresentanza e supporteremo con convinzione, impegno e iniziative ogni azione tesa a far rispettare prerogative delle nostre comunità su AIMAG e non solo.
Per quanto ci riguarda, ringraziamo quei sindaci e gli amministratori che ieri sono stati coerenti nel votare contro a una decisione sbagliata, rispettando il mandato dei rispettivi consigli comunali, e soprattutto consapevoli del proprio ruolo e della grande responsabilità che si andavano assumendo, essendo una scelta mai confrontata né discussa con le comunità. Il territorio deve restare unito, non ci sono spazi fuori da un’ottica di unione di intenti per le nostre amministrazioni. Le prossime elezioni amministrative dovranno essere in grado di esprimere questa volontà, nei programmi e nelle persone aventi come unico obiettivo quello di essere in grado di rappresentarle, una volontà che sta sulle spalle di tutte le forze politiche, nessuno escluso. Noi ci impegneremo affinché a Mirandola, città dove è nata Aimag quasi 60 anni fa, prevalga la volontà di creare una proposta che rappresenti lo spirito di innovazione che sempre l’ha contraddistinta assieme a quella di essere protagonisti per impegnarsi e lottare per costruire il proprio futuro.
Guglielmo Golinelli (Segretario Provinciale Lega):”come Lega daremo battaglia assieme a chiunque consideri Aimag un bene prezioso per il territorio”
Il giorno seguente l’Assemblea dei soci di Aimag, il Segretario Provinciale Lega e Consigliere Comunale di Mirandola Guglielmo Golinelli preannuncia l’avvio della battaglia per ribaltare il verdetto sancito nella giornata di ieri: “la deliberazione dell’assemblea dei soci rappresenta uno sgarbo istituzionale senza precedenti, e un vero e propio scippo nei confronti della bassa modenese e del basso mantovano. Il Sindaco di Carpi e quello Soliera, che riveste peraltro la doppia carica di Segretario Provinciale del Pd, con l’avvallo della Regione e della consigliera regionale del territorio, hanno azzerato il patto di sindacato pubblico e si sono complici di un disegno che ha portato all’ingresso di Hera nel CdA – che è azienda concorrente –escludendo i comuni che hanno contribuito alla fondazione di Aimag.
Deplorevole infine – attacca Golinelli – l’astensione di Concordia che cosi facendo si è garantita rappresentanza dentro l’occupazione carpigiana del CdA, rompendo il fronte della bassa modenese. Tutto ciò è avvenuto nonostante i pareri legali contrari e sopratutto il giudizio di Atersir in merito all’impossibilità di partecipare alle gare a doppio oggetto e ad affidi diretti.
Si prospettano periodi infelici per servizi, tariffe, dipendenti e per il relativo indotto. Come Lega sosterremo tutte le azioni legali in tutte le sedi, sia a livello contabile, che amministrativo e penale.
Comitato Aimag per il territorio: “si è consumata la triste vicenda che avevamo previsto, ma che auspicavamo non si realizzasse”
“Ci preme sottolineare che il bilancio è stato approvato all’unanimità da tutti i soci ed è un bilancio che vede una lieve contrazione del margine operativo lordo da 58,1 a 55 milioni di euro con una conseguente contrazione degli utili, dovuta soprattutto alle difficoltà ad affrontare la crisi energetica del 2022, difficoltà che hanno coinvolto tutte le multiutility.
Il bilancio è però ampiamente positivo a dispetto di quanti in questi ultimi mesi si sono fortemente impegnati a diffondere notizie negative sullo stato di Aimag, notizie che nei fatti si sono rivelate totalmente infondate.
Risulta quindi abbastanza singolare apprendere che lo abbiano votato senza obiezioni anche coloro che in questi mesi avevano paventato chissà quali disgrazie per il bilancio di AIMAG.
Si è poi consumata la triste vicenda che avevamo previsto, ma che auspicavamo non si realizzasse: i comuni delle Terre d’Argine, sindaco di Carpi in testa, più Bastiglia e Bomporto con il contributo determinante di Hera, hanno provveduto, rifiutando qualsiasi confronto, a nominare il nuovo C.d.A. di Aimag che vede 3 di Carpi uno di Hera e uno di Concordia. Probabilmente la figura del concordiese Papotti è stata inserita per dare la parvenza di una condivisione che non c’è stata.
Noi, come Comitato Aimag per il Territorio, abbiamo sin qui cercato di fare prevalere il buon senso, non ci siamo riusciti. Abbiamo però raggiunto un importante risultato: ora questo colpo di mano è sotto gli occhi di tutti.
Il Comitato proseguirà la sua opera di informazione dei cittadini con continuità e farà ogni sforzo per evitare che questo piano trovi compimento. In particolare assicureremo un puntuale CONTROLLO sulle attività di Aimag-Hera, la quale deve rispondere anche ai cittadini”.
Appena sei anni fa, era il 2017, i cittadini carpigiani respingevano decisamente con un referendum, per la seconda volta, l’idea che Aimag finisse inglobata in Hera. Oggi purtroppo ci tocca vedere che, a causa della pervicace volontà dei sindaci di Carpi e Soliera, questa prospettiva si sta concretizzando. Votando in modo disgiunto dagli altri Comuni soci di Aimag, Bellelli e Solomita hanno eletto a maggioranza il CdA in cui Hera avrà un proprio consigliere e il privilegio di indicare il direttore generale dell’azienda.
Quanto questa scelta sia contraria al bene del territorio, dei cittadini e dell’economia locale, chi ci segue lo sa già. Non solo per “l’acqua pubblica” (principio che ci portò al voto anche a livello nazionale), ma anche per rifiuti, gas ed energia, ove la gestione di Aimag in fatto di bollette e qualità si è differenziata tanto da quella di Hera.
E’ bene invece far sapere che questa decisione è stata presa non solo contraddicendo la volontà espressa dai cittadini carpigiani (nel 2008, nel 2011 e nel 2017), ma anche SENZA che un tale cambio di rotta sia stato motivato o discusso pubblicamente con i cittadini, SENZA aver risposto alla richiesta di pubblico confronto richiesta dagli altri comuni soci (contrari), SENZA nemmeno aver accolto la proposta di rinviare la decisione sul cda a dopo le prossime elezioni, in modo da poter giustificare questa idea con un mandato elettorale.
Pensiamo anche alla slealtà verso i comuni della Bassa, loro che fondarono l’Azienda e che accolsero negli anni ’90 l’ingresso nel Consorzio di Carpi e Soliera. Quando Carpi sostituì le tubazioni di amianto, lo fece con i soldi di tutti gli altri comuni. Ora Carpi e Soliera tradiscono l’unità dei soci pubblici e “scippano” il controllo di Aimag a favore del socio privato.
Nel corso degli anni in cui abbiamo resistito all’idea che Aimag dovesse finire nella pancia di Hera, ci eravamo già accorti che le motivazioni con cui i sindaci di Carpi e Soliera insistevano su ciò fossero solo dei pretesti. Lo dimostra il fatto che la scelta odierna non è stata spiegata né motivata. Forse le vere ragioni del favore a Hera (che guadagna il controllo di Aimag, un’impresa concorrente, a costo zero) non le possono dire.
Quello che possiamo fare, oggi come gli anni scorsi, è informare tutti di quanto avvenuto, perchè ai protagonisti di questa pagina triste dà fastidio che la gente sappia.
Resisteremo ancora.
Maria Costi (Vice segretario del PD modenese): “saranno salvaguardati qualità dei servizi, valore economico, vicinanza ai cittadini e tutela e valorizzazione dei dipendenti. Lavoreremo perché nei fatti venga pienamente mantenuto il controllo pubblico”
“Lo ribadiamo con la massima fermezza necessaria: il Partito Democratico lavorerà perché sia mantenuto il pieno controllo pubblico di AIMAG, senza cessioni di quote afferenti ai Comuni”: inizia così la nota della Vice Segretaria e responsabile degli Enti locali del Partito Democratico della provincia di Modena, Maria Costi, che interviene a seguito della nomina del nuovo CDA della multiutility. È importante sottolineare come la nuova guida dell’azienda – continua Costi – sia composta da 4 membri di nomina pubblica, con figure autorevoli, espressione del territorio, tra cui il Vice Presidente, Alberto Papotti, proveniente dalla bassa modenese. Nel prossimo futuro il Pd chiede agli amministratori che, oltre a mantenere le quote societarie di proprietà pubblica e la maggioranza nel cda, si sottoscriva di un nuovo patto di sindacato che riunisca la compagine dei soci pubblici, con l’obiettivo, chiaro, di mantenere le caratteristiche e i valori che hanno sempre contraddistinto AIMAG, dalla qualità dei servizi, in particolar modo per quanto riguarda ambiti di grande rilevanza pubblica come il servizio idrico integrato e la raccolta dei rifiuti, nel quale può vantare risultati virtuosi, così come il valore economico che l’azienda rappresenta per il territorio, oltre alla salvaguardia e valorizzazione dei dipendenti e, non meno importante, la vicinanza ai cittadini. Il Pd vigilerà perché AIMAG continui a garantire tutto questo, ora e in futuro”. Costi non fa mancare un affondo alla destra del territorio: “Sarebbe ora di finirla con gli attacchi scomposti ed esagitati, che testimoniano l’atteggiamento di chi cerca di creare agitazione, colpendo nel mucchio. Il Pd ha a cuore prima di tutto l’interesse della comunità e dei cittadini, e saranno i fatti a dimostrare come chi cerca di speculare su ogni aspetto della vita pubblica o sia in malafede, o non riesca a capire quale sia il compito di una politica seria e adulta”.