Aimag: dure le opposizioni che escono dall’aula ma l’esito era scontato

Nel resto del territorio è il caos politico con il Pd di Novi che si è astenuto su quello che per il Pd di Carpi è un atto dovuto nell’interesse dei comuni e il Pd della Bassa che ha votato a favore dell’emendamento per eliminare l’allegato A.

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2020

L’esito della seduta era scontato fin dall’inizio perché la presenza di dodici consiglieri garantiva alla maggioranza i voti per approvare la delibera (e non c’è ricordo di un consigliere comunale del PD non allineato alle scelte del partito) ma i colpi di scena non sono mancati. La partita di giovedì 8 giugno si è giocata tutta tra il Sindaco Alberto Bellelli, persino spavaldo quando getta il guanto di sfida (“Consigliere Gaddi ti sfido…” mentre in Consiglio comunale si è soliti usare il lei, a cui replica il 5 Stelle “Te, Sindaco…”) e le opposizioni. Occhi bassi tra i banchi dal resto della maggioranza da cui  non sono pervenute reazioni significative con il capogruppo Maio che rifila all’aula il consueto richiamo a responsabilità, correttezza, trasparenza ma meno efficace del solito e il consigliere Maestri che non entra nel merito della delibera.  Archiviata nella riunione dei capigruppo la questione della lettera delle minoranze come una scelta non condivisa di cui il consigliere 5 Stelle Eros Gaddi si è assunto la responsabilità, si è entrati nel vivo della discussione con la delibera presentata dal Sindaco Bellelli per l’approvazione e autorizzazione alla sottoscrizione  del patto ‘ponte’ di sindacato azionario di Aimag con anche l’allegato A (non la scrittura privata a cui fa riferimento l’assessore Malvezzi e che è l’allegato B) ispirato alla proposta che il socio privato Hera ha avanzato ad aprile rivendicando un posto in Consiglio di Amministrazione e la nomina del Direttore Generale, “con una dovuta selezione” precisa Bellelli per il quale si tratta di scelte che garantirebbero una governance adeguata all’azienda e il giusto peso a Carpi.

Le opposizioni hanno fatto i compiti a casa con la richiesta di accesso agli atti e durante la seduta entrano nel merito chiedendo che sia emendato l’allegato A. Per Boccaletti (FdI) l’allegato A fa riferimento a documenti che non sono a disposizione dei consiglieri, non c’è la necessaria trasparenza nei confronti dei cittadini che noi qui rappresentiamo, “se questo allegato A è superfluo, come avete ribadito, allora togliamolo come noi proponiamo nell’emendamento e noi voteremo il patto ponte”. Per Pescetelli, l’eventuale approvazione della delibera non si limita a prendere atto dell’ordine del giorno sullo sviluppo della società Aimag contenuto nell’allegato A ma lo sostanzia. “O ragazzi…l’italiano e il linguaggio giuridico sono una cosa ben precisa… Hai ben voglia a dire che non si approva l’odg, ovvio che non lo si approva, perché l’ha già approvato un altro organo, ma se quell’odg sostanzia la delibera non possiamo far finta di niente. Tra l’altro si fa riferimento ad altri documenti a cui non abbiamo avuto accesso e su cui non possiamo farci un’opinione ”. E ancora, come facciamo a sederci al tavolo per trattare col socio privato se non c’è compattezza nel pubblico? Per Bonzanini (Lega),“il rischio a cui si va incontro è quello di mantenere quote che non avranno più valore se non siamo in grado di gestire la società, è una beffa”. Per Arletti (FdI) l’allegato A è una forzatura perché il Consiglio Comunale è chiamato a esprimersi sul patto tra i comuni soci e le soluzioni di governance e i rifermenti industriali non sono assolutamente di sua competenza”.  Il passo indietro sull’allegato A non è stato fatto e le opposizioni sono uscite dall’aula al momento del voto: il sindaco e i consiglieri della maggioranza Fontanesi, Maio, Conte, Luppi, Reggiani, Borsari, Ligabue, Bizzarri, Campioli, Macrì, Maestri, Obici  (assenti D’Orazi, Cipolli, Cardinazzi) hanno espresso voto a favore.

Nel resto del territorio è il caos politico con il Pd di Novi che si è astenuto su quello che per il Pd di Carpi è un atto dovuto nell’interesse dei comuni e il Pd della Bassa che ha votato a favore dell’emendamento per eliminare l’allegato A.

Sara Gelli

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