In occasione della Giornata dell’Europa, domenica 14 maggio Soliera propone Anime ribelli, una conferenza-spettacolo sul Manifesto di Ventotene, uno dei testi fondanti dell’Unione Europea, scritto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni nel 1941 durante il periodo di confino.
L’appuntamento è alle 17.30 ad Habitat, in via Berlinguer 201. Il focus dell’iniziativa saranno due figure femminili di grande rilievo, due vere e propri pioniere d’Europa: Ada Rossi e Ursula Hirschmann. A dare corpo e voce alle due figure sarà Elisa Lolli, insieme alle musiche di Marco Sforza e all’intervento storico di Giovanni Taurasi che ha selezionato e curato i testi. Ingresso libero.
Partigiana e antifascista italiana, Ada Rossi nasce a Golese (Parma) il 10 settembre 1899 da una famiglia cosmopolita e viene educata dalla madre agli ideali di libertà e uguaglianza. Si laurea in Matematica all’Università di Pavia e si sposta poi a Bergamo per insegnare. Lì conosce Ernesto Rossi, anche lui docente, in prima fila tra i militanti di Giustizia e Libertà. Ada decide di sposare Ernesto, nonostante sia già stato imprigionato e condannato a 20 anni di carcere per la sua opposizione al regime fascista. Durante le sue visite sull’Isola di Ventotene, Ada si innamora del Manifesto e lo porta clandestinamente a Bergamo insieme a Ursula Hirshmann per farlo battere a macchina, iniziandone così la diffusione. L’Europa federale rappresenta per lei l’unica possibilità di ottenere un futuro di democrazia e pace. Decide di partecipare alla nascita del Movimento federalista europeo e, negli anni dell’esilio in Svizzera di Ernesto, contribuisce alla propaganda internazionale dei suoi valori. Muore a Roma nel 1993.
Nata a Berlino nel settembre del 1913 da una famiglia ebraica della classe media, nel 1932 Ursula Hirschmann si unisce all‘organizzazione giovanile del partito socialdemocratico che si oppone all’avanzata del nazismo. Dopo aver conosciuto e sposato il giovane filosofo e socialista italiano Eugenio Colorni, è parte attiva del movimento clandestino di opposizione al fascismo nella patria del marito. Muore a Roma nel 1991.
L’iniziativa è a cura dell’Istituto Storico di Modena, ANPPIA Modena, ANPI e Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, con il patrocinio del Comune di Soliera.