Una delle migliori definizioni del prendersi cura è la cura come veglia: parola antica e densa di senso che richiama attenzione, sensibilità e impegno costante. La malattia rivela la nostra vulnerabilità e la necessità di avere chi vegli su di noi. Veglia è un termine corale che riporta al sostegno di chi cura, alla rete che deve aiutare chi veglia a svolgere sempre meglio questa funzione di sentinella, spesso disarmata, del benessere di chi è fragile.
E la cura è al tempo stesso relazione: una relazione che è tanto più in grado di affrontare le sfide della malattia, quanto più – da rapporto curato/curante -, si estende alla capacità di includere e valorizzare il caregiver familiare, costruire e sostenere reti familiari, reti sociali, di prossimità, di comunità.
Di questo parlerà il professor Ivo Lizzola, docente del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell’Università di Bergamo, nella lezione magistrale Malattia ed etica della cura: responsabilità individuali, legami familiari, ruolo della comunità e formazione sociale della cura che terrà venerdì 12 maggio, alle 15,30, nell’ambito delle iniziative della tredicesima edizione del Caregiver Day,
Aprirà i lavori con un saluto ai partecipanti, l’assessore al Welfare della Regione Emilia Romagna, Igor Taruffi mentre a coordinare i lavori sarà Lalla Golfarelli, presidente di CARER ETS – Associazione dei Caregiver Familiari.
La partecipazione è gratuita. Per iscrizioni: Tel. 059-645421; info@anzianienonsolo.it +39 393.9096596