Carpi grande più di Mantova ma con un commissariato da Serie C. E, ancora, A Carpi cresce tutto tranne la Polizia oppure Carpi: una provincia nella provincia. Sono solo alcuni dei titoli dei comunicati stampa con cui il SIULP – Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia ha denunciato nel corso del tempo il problema dell’organico del Commissariato di Carpi. Oggi la sezione di Modena del sindacato torna sul tema con un altro durissimo comunicato che riportiamo integralmente.
“Il problema sicurezza – si legge nella nota – in un comune di circa 74.000 abitanti, grande come una provincia italiana, è stato sempre poco affrontato da parte delle istituzioni, delle amministrazioni e degli enti, o addirittura, in alcuni casi vi è stato un silenzio quasi tombale.
Vogliamo ricordare che si tratta del primo Commissariato della provincia di Modena e che sviluppa un volume di lavoro con numeri smisurati. Qualche esempio? Nel 2021 la Polizia Amministrativa gestiva un bacino di stranieri di quasi 17.000 unità e 105.000 tra passaporti, armi e licenze in genere. Nel 2022 e i primi 3 mesi del 2023 questi numeri sono cresciuti, così non è stato per il personale in servizio al Commissariato e ciò comporta ricadute negative sugli incolpevoli cittadini. Inoltre, da poco tempo sul territorio carpigiano si è trasferita da Modena una comunità che ospita minori stranieri non accompagnati che richiedono una trattazione delle pratiche in aggiunta alle già numerosi esistenti: considerato quanto sta accadendo a Modena, come giustamente denunciato dal Sindaco Muzzarelli, c’è da essere preoccupati per quella che potrebbe presto essere una nuova problematica di degrado o sicurezza.
Il Commissariato di Carpi nel 2022 ha garantito circa 80 servizi di Ordine Pubblico e sempre nel 2022 la Polizia carpigiana ha effettuato forse il record di arresti e denunce a piede libero: secondo i nostri calcoli sono ben oltre 30 gli arresti e quasi 270 i denunciati e sono in aumento alcuni reati gravi, come la rapina e i reati contro la persona (Codice Rosso).
Senza contare che ogni tanto vi sono accompagnamenti di cittadini stranieri nei centri di permanenza dislocati in tutta la penisola e per tali ragioni, il personale non riesce a presidiare, anche per uno/due giorni, il territorio oppure viene distolto dalle mansioni d’ufficio, carenze che inevitabilmente si ripercuotono sul cittadino.
È bene ancora ricordare che a Carpi sono presenti ben sette moschee tutte con scuole coraniche, che rendono questa cittadina uno dei più importanti centri religiosi italiani: superfluo, forse, osservare che la presenza della comunità a confessione musulmana sciita meriterebbe un controllo più accurato, nonché un’adeguata e costante attività d’informazione, ma che purtroppo per le ragioni sopra citate diventa residuale.
Peraltro, rispetto alle vetuste piante organiche degli anni ’90, Carpi è l’ufficio che in percentuale ha la carenza organica più grave di tutta la provincia.
In sostanza, che si parli di polizia giudiziaria, di polizia amministrativa o di controllo del territorio, gli indicatori puntano tutti verso l’alto, tranne appunto il numero degli operatori in servizio che è assolutamente inadeguato rispetto alla realtà.
Cogliamo perciò l’occasione come SIULP per ringraziare le donne e gli uomini del Commissariato che spesso, per spirito di abnegazione e senso del dovere, rinunciano a turni di riposo o effettuano ore di straordinario per coprire turni di servizio e connesse situazioni di criticità per il bene della comunità carpigiana”.
La dichiarazione del Sindaco Alberto Bellelli in merito al comunicato del SIULP sul commissariato di Carpi. “Come sindaco di Carpi, esprimo la mia solidarietà al sindacato di polizia SIULP che ha denunciato la carenza di personale che affligge il nostro commissariato. Si tratta di una situazione che potenzialmente può mettere a rischio la sicurezza dei cittadini, e che richiede un intervento da parte del Governo. Da tempo chiediamo al Ministero degli Interni di riconoscere al commissariato di Carpi un livello superiore, che consentirebbe di avere più risorse umane e strumentali per contrastare i fenomeni di criminalità e illegalità che purtroppo si registrano sul nostro territorio. Abbiamo sollecitato più volte il ministro Piantedosi a rispondere alla nostra richiesta, ma finora non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Per questo motivo, chiedo a tutte le forze politiche locali, anche a quelle di opposizione, di fare fronte comune e di sostenere la proposta di potenziamento del commissariato di Carpi. Solo così potremo garantire ai nostri concittadini una maggiore sicurezza e una migliore qualità della vita”.
Sul tema è intervento anche l’onorevole Andrea De Maria (Pd): “L’esigenza di un rafforzamento di organico delle Forze dell’ordine a Carpi, e della dotazione di più mezzi, è una esigenza prioritaria del territorio, per garantire il diritto alla sicurezza dei cittadini. Questo aumento, oltre ad affrontare una crescente complessità sociale, permetterebbe al Commissariato di pubblica sicurezza di raggiungere le caratteristiche di un presidio di secondo livello, adeguato alle dimensioni demografiche e di ricchezza del tessuto economico di Carpi; L’ Amministrazione comunale ha avviato da tempo una iniziativa istituzionale in merito rivolta alla Prefettura e oggi il Sindaco ha di nuovo sottolineato questa priorità, anche a seguito di una presa di posizione di sindacati di Polizia. Peraltro anche per la Questura di Modena non sono arrivate le risposte attese dal Governo. Avevo già presentato una interrogazione al Ministro dell’ Interno sul commissariato di Carpi e mi aspetto che arrivi la risposta del Governo, che non può e non deve sottovalutare l’importanza e la fondatezza di quanto richiesto dalla Amministrazione comunale di Carpi”.