Due anni e mezzo fa la borsa di studio da 10mila euro che ha permesso di proseguire con la ricerca, oggi il premio per i risultati dello stesso studio che pone l’Endoscopia dell’Azienda Usl di Modena diretta dal dottor Mauro Manno ai vertici della ricerca europea. A riconoscere la validità del lavoro scientifico sul trattamento delle ulcere gastro-duodenali sanguinanti condotto dal dottor Manno e dalla dottoressa Paola Soriani, con la collaborazione di tutta l’équipe, è stata la Società Europea di Endoscopia Digestiva (ESGE), che l’ha inserito tra i quattro migliori sugli oltre 1.300 presentati provenienti da 60 Paesi. Il prestigioso premio sarà consegnato il prossimo 20 aprile a Dublino, in Irlanda, in occasione del congresso europeo: i risultati dello studio modenese, il primo nel mondo a confrontare due diversi tipi di dispositivi medici per il trattamento endoscopico delle ulcere gastro-duodenali sanguinanti, sono importanti perché pongono le basi per l’aggiornamento delle linee guida internazionali sul tema. Nell’ottobre del 2020 lo studio, all’epoca in fase iniziale, aveva ricevuto un finanziamento di 10mila euro proprio dalla ESGE, che aveva voluto così premiare l’idea dell’Endoscopia dell’Azienda USL di Modena, consentendone lo sviluppo. Un riconoscimento importante per una ricerca spontanea, non sponsorizzata da aziende private, ma avviata grazie ai fondi per la ricerca aziendali erogati all’Unità operativa diretta dal dottor Manno. Grazie alla borsa di studio europea, è stato possibile proseguire nell’arruolamento dei pazienti, coinvolgendo altri centri, anche internazionali come Madrid: proprio all’Università della capitale spagnola, nelle scorse settimane, la dottoressa Soriani ha tenuto una lezione magistrale sui risultati della ricerca, che saranno poi presentati ufficialmente durante il congresso di Dublino.
“Il riconoscimento che ci è stato assegnato un anno e mezzo fa è stato determinante nella prosecuzione della ricerca – spiegano Manno e Soriani – si tratta di uno studio multicentrico, internazionale, randomizzato, controllato, che ha messo a confronto due dispositivi per il trattamento endoscopico in caso di emorragia digestiva da ulcere gastro-duodenali. I risultati rappresenteranno una pietra miliare nel trattamento di questo tipo di ulcere, andando ad aggiungere evidenze scientifiche robuste in una patologia molto diffusa nella popolazione generale. Il premio che ritireremo a Dublino ci riempie di orgoglio: per un’Azienda territoriale non è facile porsi ai vertici della ricerca internazionale. Un grande ringraziamento va alla Direzione dell’Ausl per aver creduto nel nostro lavoro e a tutti coloro che hanno collaborato a questo risultato rendendolo possibile. Stiamo proseguendo nell’attività di studio e ricerca, in diversi campi, come le resezioni endoscopiche avanzate, nuove tecniche di sedazione endoscopica e la gestione di patologie epato-bilio-pancreatiche, attività che presenteremo in anteprima durante il congresso ESGE”.