Le Queentette diventano Women for woman quando cantano contro la violenza sulle donne

Cinque ragazze accomunate dalla passione per la musica che come Queentette cantano celebri brani pop di cantanti femminili, e come Women for woman portano sul palco storie, letture e canzoni che vogliono aiutare le donne vittime di violenza. Sono la carpigiana Mariangela Diana e le modenesi Luana Camatti, Francesca Bergamini, Alice Agnani e Daniela Mucci.

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Da sinistra Alice Agnani, Francesca Bergamini, Daniela Mucci, Luana Camatti e Mariangela Diana

La forza delle donne unita alla musica per le donne. Sono le Queentette, un quintetto di cantanti di brani pop femminili, che si trasformano in Women for Woman quando si tratta di scendere in campo per aiutare le donne vittime di ogni forma di violenza e discriminazione. La carpigiana Mariangela Diana, la maranellese Luana Camatti (fondatrice del gruppo) le modenesi Francesca Bergamini e Daniela Mucci, la vignolese Alice Agnani sono cantanti, Luana è anche insegnante di canto e musicoterapeuta, e raccontano: “siamo nate ideando e portando sul palco del Teatro Tempio di Modena lo spettacolo-concerto “Neanche con un dito” il 23 novembre del 2022, in cui abbiamo raccontato storie di donne che hanno subito violenza e cantato canzoni che parlano della bellezza e della difficoltà di essere donna, il tutto in collaborazione con La Casa delle Donne di Modena a cui è stato devoluto il ricavato dell’evento. Quando cantiamo contro la violenza ci chiamiamo Women for Woman, siamo vestite di nero con scarpe rosse e un dettalio rosso come una spilla, e raccontiamo storie di donne vittime di violenza, di cantanti che hanno subito violenza come Whitney Houston, Tina Turner, Rihanna e Billie Holiday e cantiamo brani con messaggi al femminile come Donna e Gli uomini non cambiano di Mia Martini, Essere una donna di Anna Tatangelo, Quello che le donne non dicono di Fiorella Mannoia”. 

E invece quando vi esibite come Queentette?

“Da Queentette cantiamo brani pop di cantanti femminili sia italiane che straniere degli Anni Sessanta, Settanta, Ottanta, Novante e Duemila. In base a dove andiamo a suonare, al tipo di locale o evento, variamo il nostro repertorio”.

Perché avete scelto questo nome?

“E’ un gioco di parole derivato dal termine quintetto. Siamo cinque, siamo donne e ci siamo divertite a ironizzare sul fatto per cui le donne, anche in ambito musicale, vengono più spesso notate per il loro aspetto fisico che non per le loro doti artistiche e professionali, e invece vogliamo sfatare questo luogo comune. Come Queentette ci esibiamo vestite di nero con giacche di diversi colori l’una dall’altra. A rotazione cantiamo un canzone e le altre fanno il coro”.

Progetti a breve e lungo termine?

“Come Women for Woman, sempre con la Casa delle Donne ci esibiremo in un evento il 12 marzo in Piazza Grande a Modena, dalle 14,30 alle 17,00 circa, in collaborazione con l’associazione Viva Vittoria, e in aprile al Teatro Dadà a Castelfranco Emilia. Come Queentette il 25 marzo ci esibiremo al Rock Cafè di Modena e il 21 aprile all’Ancora 378 di Sassuolo. Per il lungo termine ci stiamo adoperando per fare un gruppo con anche musiciste femminili”.

Chiara Sorrentino

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