Cantieri e pedoni: un altro caso segnalato dall’Associazione Disabili e Familiari

Nel cantiere sito tra via Manzoni e via C. Lugli dove da settimane una griglia metallica delimita il cantiere bloccando il marciapiede su via Manzoni, priva di segnalazione ai pedoni su come attraversare la strada per recarsi sul lato opposto. Chi provvede e chi controlla per mettere in sicurezza i pedoni, specie quelli con limitata mobilità o con carrozzina?

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Già in precedenza la ADIFA APS, Associazione Disabili e Familiari, è intervenuta presso i competenti Uffici Tecnici comunali per segnalare la criticità legata alla mancanza di apposita segnaletica per il transito dei pedoni in corrispondenza di cantieri che ostruiscono il marciapiede, il portico o parte della sede stradale.

Caso emblematico fu quello dei cantieri di Corso Fanti, ora fortunatamente terminati, tutti inizialmente, privi delle indicazioni e delle strisce pedonali in caso di attraversamento obbligato sul lato opposto della strada. Venne effettuato un sopralluogo con Assessore e Responsabile della Polizia Municipale per evidenziare quanto rilevato e far eseguire i necessari interventi.

“Ora – scrive il Comitato Direttivo ADIFA APS – un altro caso si verifica, appena fuori dal centro storico, ma in un’arteria cittadina importante ad elevato transito di veicoli e di pedoni, nel cantiere sito tra via Manzoni e via C. Lugli dove da settimane una griglia metallica delimita il cantiere bloccando il marciapiede su via Manzoni, priva di segnalazione ai pedoni su come attraversare la strada per recarsi sul lato opposto. Chi provvede e chi controlla per mettere in sicurezza i pedoni, specie quelli con limitata mobilità o con carrozzina? Eppure come dimostra il cartello apposto su un cantiere in un altro Comune della Regione è possibile muoversi nella correttezza e con senso di responsabilità verso i cittadini.

Inoltre l’incrocio interessato a questa segnalazione è stato anche fatto oggetto di una richiesta di verifica da parte degli Uffici Tecnici comunali delle misure adottate per l’abbattimento delle barriere architettoniche nei marciapiedi e negli attraversamenti semaforici. Almeno sulle nuove opere un controllo preventivo sarebbe quanto mai opportuno senza attendere che le linee del PEBA (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche) arrivino fin da quelle parti. Con un evidente risparmio di risorse per tutti, privati e pubblica amministrazione”.

 

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