Tramvia di Bologna, in aprile via ai lavori per realizzare la Linea Rossa

CMB, Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi, guida la cordata di aziende a cui sono affidati i lavori che partiranno ad aprile e dureranno fino al 2026: i tempi, i cantieri, il percorso. Quando il tram entrerà in funzione, passerà una corsa ogni quattro minuti

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Come da cronoprogramma, partono ad aprile a Bologna i lavori per la realizzazione della Linea Rossa del tram affidati a una cordata di aziende guidata dal colosso carpigiano delle costruzioni CMB. Il Comune di Bologna fa il punto sul progetto esecutivo e il piano di cantierizzazione della linea rossa del tram, che permetterà di collegare Borgo Panigale con San Donato e rendere più inclusivo il trasporto pubblico della città

In base al progetto presentato ieri, fra tre anni e mezzo Bologna avrà un nuovo mezzo di trasporto elettrico, non inquinante, saranno riqualificati 18 chilometri di strade e sottoservizi, aumenteranno le aree pedonali, saranno allargati i marciapiedi, aumenterà la dotazione di alberi perché ce saranno 850 in più. Aumenteranno anche i parcheggi: 120 in più. Con il tram “toglieremo auto dalle strade, daremo un’alternativa credibile con il trasporto pubblico” ha affermato il sindaco di Bologna Matteo Lepore.

I cantieri, dunque, partiranno ad aprile dal terminal Emilio Lepido di Borgo Panigale e da quello del capolinea Fiera Michelino: due cantieri che non interferiranno con la viabilità. Nei mesi successivi i cantieri interesseranno anche il primo tratto in linea in via Saffi, nella zona dell’ospedale Maggiore.

Il percorso della linea rossa sarà suddiviso in sette macrocantieri: terminal Emilio Lepido (A); Borgo Panigale-Porta San Felice (B); centro storico e cioè porta San Felice, via Riva Reno, via Indipendenza (C); Bolognina con ponte Matteotti e piazza dell’Unità (D); Bolognina-Fiera (E), San Donato-Pilastro con l’interessamento di viale della Repubblica, Pilastro, Caab, terminal Agraria (F) e le opere complementari riguardanti Borgo Panigale, via Caduti d’Amola, e via Bragaglia (G).

A loro volta i macrocantieri sono suddivisi in “sotto cantieri”, con un fronte dai 350 ai 550 metri, che saranno realizzati per fasi allo scopo di mantenere aperta la viabilità e avere delle cantierizzazioni permeabili e flessibili.

La linea rossa si svilupperà su 16,5 chilometri con 34 fermate, due stazioni ferroviarie di interscambio (Bologna centrale e Borgo Panigale), una distanza media tra fermate inferiore ai 500 metri, sei ciclostazioni (terminal Emilio Lepido, ospedale Maggiore, Fiera-Aldo Moro, Pilastro, Facoltà Agraria, terminal Fiera Michelino) e 160 incroci tramviari.

Le opere principali: 23 edifici di servizio, due depositi tramviari, tre sottopassi (uno stradale, uno pedonale, uno tranviario) otto sottostazioni elettriche lungo il tracciato (due in meno rispetto a quanto previsto dal progetto definitivo: a porta San Felice e in via della Campagna), riqualificazione di via Riva Reno, opere di adduzione stradale nelle zone di via Bragaglia e caduti di Amola, costruzione di una nuova rotatoria che permetterà la realizzazione del sottopasso De Gasperi senza necessità di impattare il traffico, eliminazione del semaforo all’incrocio via Marco Emilio Lepido e via De Gasperi.

Saranno realizzate, ampliate o riqualificate 19 aree di sosta e si prevede un nuovo parcheggio interrato in via Manuzio; 388 i posti auto del parcheggio di interscambio al terminal Lepido. Nei conteggi forniti dal Comune, il bilancio dei posti auto presenti lungo la linea sarà negativo per 268 stalli ma quello dei parcheggi totali farà segnare un +120. Si prevedono poi 58 alberature in trapianto e 1.528 nuove piantumazioni, con un saldo positivo di 848.

Questo l’elenco delle fermate: terminal Emilio Lepido, Villaggio Ina, Ducati, Manuzio, Borgo Panigale stazione, Fiorini, Ponte Lungo, Santa Viola, Prati di Caprara, ospedale Maggiore, Saffi, porta San Felice, Riva Reno, Lame, Ugo Bassi, Indipendenza, VIII Agosto, Porta Galliera, Matteotti Alta velocità, piazza dell’Unità, Zucca, Liberazione, Fiera – Aldo Moro, Repubblica, Centro Zanardi, San Donato, San Donnino, Cadriano bivio, Pirandello, Pilastro, Sighinolfi, capolinea Facoltà di Agraria, viale della Fiera, Fiera Michelino. Per quanto riguarda i tempi di concorrenza, si prevedono 40 minuti dal terminal Emilio Lepido al capolinea Fiera Michelino e 52 minuti dal terminal Emilio Lepido a alla Facoltà di Agraria.

L’amministrazione spiega anche che, per quanto riguarda l’aspetto informativo, saranno a disposizione dei cittadini diversi strumenti di comunicazione non solo digitali e online, ma anche fisici (infopoint di cantiere). Questo il dettaglio degli srumenti: info point fisici lungo i cantieri dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13; call center per tutta la durata dei lavori dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18; contatto per emergenze attivo 24 ore su 24 e sette giorni su sette; website con chatbot e faq app con le notifiche sulla viabilità; pillole video diffuse via social; porta a porta per comunicazioni puntuali; pannellature di cantiere come dispositivo di comunicazione. Infine, questo il calendario dei Consigli di Quartiere aperti che saranno dedicati al tram: si comincia lunedì dal Borgo Panigale-Reno, poi il 2 marzo sarà la volta del San Donato-San Vitale, il 6 toccherà al Navile e il 14 al Porto-Saragozza.

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