Carpi Futura, “Dopo il lungo regno dell’assessore Tosi si passa da un’urbanistica espansiva a una rigenerativa”

“Dopo anni di politiche amministrative territoriali di corto respiro - commenta il Gruppo di Lavoro Ambiente e Territorio di Carpi Futura - di occasioni perdute e di scelte al ribasso (in questo senso non dimentichiamo il lungo “regno” dell’Assessore Tosi alle politiche urbanistiche e ambientali) riteniamo significativo che si cominci a ragionare con l’ambizione di governare il territorio passando da un’ottica espansiva ad una rigenerativa. Ci sembra per la nostra città una prospettiva non di poco conto, un cambio di passo che sosteniamo con convinzione, impegnandosi a vigilare affinché le politiche attuative del PUG non incorrano in quelle “varianti” che nel passato hanno vanificato o snaturato i piani precedenti”.

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Foto di Fabrizio Bizzarri

Il Gruppo di Lavoro Ambiente e Territorio di Carpi Futura interviene sul Pug – Piano Urbanistico Generale. “Pur godendo di una eccezionale stabilità elettorale (o forse proprio per questo!) in campo urbanistico gli amministratori carpigiani hanno operato per molti anni col fiato corto, all’insegna del piccolo cabotaggio e regalandoci la città che conosciamo: allargatasi a macchia d’olio, diffusa in una periferia senza estetica, strozzata a est dalla ferrovia e allo stesso tempo incapace di cogliere le potenzialità del trasporto su rotaia verso il capoluogo e oltre; una città ingorda di terreni industriali, commerciali e abitativi con un rapporto irrisolto sia verso la campagna e il proprio paesaggio che verso la dimensione urbana del centro storico. Riteniamo di poter dire che – finalmente – qualcosa stia cambiando! 

Il nuovo Piano Urbanistico Generale innova radicalmente – e in una prospettiva di sensibilità ambientalista – le regole amministrative in materia di aree abitative e produttive, servizi, viabilità e mobilità e oltretutto, per noi che abbiamo sempre sostenuto l’opportunità di un comune unico allargato, l’applicazione del PUG nell’area vasta delle Terre d’Argine aggiunge un ulteriore elemento qualificante. Sembra che potremo davvero mandare in soffitta l’idea di quello “sviluppo” infinito e indefinito che si è mangiato, una dopo l’altra, alcune delle nostre frazioni e centinaia di migliaia di mq di aree agricole, ad esempio quelle nella zona ovest da Fossoli a Santa Croce”.

Per Carpi Futura “è un buon segnale la riduzione d’ufficio di circa 80 ettari previsti per il comune di Carpi come aree di espansione abitativa, produttiva o commerciale, che torneranno a essere riservati a un uso agricolo, e altrettanti complessivamente per gli altri comuni delle T.d.A. Così come tutta una serie di linee guida e di regole per contrastare il cambiamento climatico (incremento della permeabilità del suolo; efficientamento energetico; riduzione delle emissioni). 

Dopo anni di politiche amministrative territoriali di corto respiro, di occasioni perdute e di scelte al ribasso (in questo senso non dimentichiamo il lungo “regno” dell’Assessore Tosi alle politiche urbanistiche e ambientali) riteniamo significativo che si cominci a ragionare con l’ambizione di governare il territorio passando da un’ottica espansiva ad una rigenerativa. 

Ci sembra per la nostra città una prospettiva non di poco conto, un cambio di passo che sosteniamo con convinzione, impegnandosi a vigilare affinché le politiche attuative del PUG non incorrano in quelle “varianti” che nel passato hanno vanificato o snaturato i piani precedenti”.

E se Carpi Futura ha sostenuto e contribuito con il voto favorevole dei propri consiglieri al progetto di risanamento immobiliare del Biscione vi sono invece altre iniziative ritenute “po co convincenti”: dall’intervento sulla Corte di Fossoli all’attraversamento della Tangenziale Losi riguardo le pertinenze del polo scolastico; dal superamento della Traversa San Giorgio verso il Parco di Santa Croce al sottopasso automobilistico Manzoni-Tre Ponti e quello ciclopedonale della Stazione verso l’Oltreferrovia e la zona “universitaria”, alla proposta di ZTL nel perimetro del centro storico.
“In attesa di vedere – conclude il Gruppo di lavoro Ambiente e territorio di Carpi Futura –  se davvero il nuovo Piano Urbanistico Generale sarà in grado di segnare una svolta nella visione della città e del suo territorio, l’impegno dei nostri consiglieri per ognuno di questi punti resta – come nel passato – quello di cercare un dialogo costruttivo, incalzando la nuova giunta Bellelli senza per questo accomodarsi in una opposizione ideologica e aprioristica”.

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