Si apre ufficialmente la stagione dei saldi invernali che scatterà venerdì 5 gennaio in Emilia Romagna e nella maggior parte delle regioni italiane. Il primo grande appuntamento commerciale che inaugura ufficialmente il 2023 e un momento molto atteso dalle imprese del commercio e dai consumatori.
“Quello dei saldi è un periodo sempre molto atteso – spiega Roberta Simoni, presidente FISMO – Federazione Italiana Settore Moda Confesercenti Modena – perché consente ai consumatori di acquistare prodotti che magari desiderano da tempo a un prezzo scontato e di supportare le imprese del commercio del territorio. Il consumatore potrà così trovare l’occasione giusta tra un capo d’abbigliamento come capispalla, maglie, abiti, scarpe e tanto altro ad un prezzo scontato e quindi vantaggioso”.
Fismo Confesercenti Modena ricorda che anche quest’anno, nei negozi associati a Confesercenti, sarà attivo Okay il saldo è giusto, un decalogo a tutela di consumatore ed esercente (in allegato). Un valore aggiunto per il cliente in termini di servizio che solo il negozio di prossimità riesce a garantire.
“I saldi sono anche l’occasione per invitare il consumatore a scegliere i negozi di prossimità per gli acquisti. Nei negozi di vicinato la relazione, il servizio, la fiducia e la consegna immediata insieme al prezzo di saldo diventano un’esperienza unica per il consumatore e fanno la differenza in positivo rispetto agli acquisti on-line. Sostenere le imprese del territorio e le piccole imprese che pagano le imposte ai comuni significa anche rendere più vivibili, più accoglienti e quindi anche più sicure le nostre città e i paesi in cui viviamo. Inoltre, nei negozi sotto casa è possibile verificare la veridicità dell’offerta mentre le tante vendite private online e promozioni speciale sul web disorientano e riducono le tutele degli stessi consumatori, inducendoli a confondere le vendite promozionali con i saldi di fine stagione. I saldi invece si applicano solo a prodotti che abbiano una stagionalità, come abbigliamento e accessori moda, seguendo una disciplina giuridica complessa che va dalla comunicazione preventiva dell’inizio delle vendite di fine stagione all’obbligo del doppio prezzo in cartellino. Per questo si devono rivedere le regole al fine di garantire sconti trasparenti ai consumatori e tutela della concorrenza, anche avvicinando di più la data di partenza delle vendite alla fine reale della stagione” conclude Simoni.