Un primo report, quello stilato dall’associazione di categoria modenese sulle vendite dopo il fine settimana che apre la corsa ai regali, che ha coinvolto cinquanta piccole imprese del commercio situate a Modena, Carpi, Sassuolo e Vignola. Coinvolti i settori che di norma sono maggiormente interessati alle vendite natalizie: abbigliamento, profumeria, elettronica, libri, alimentari, giocattoli e ristorazione. I primi dati sono stabili, con qualche lieve aumento per alcuni settori come la ristorazione e gli alimentari, in particolare i negozi fisici (di vicinato).
Le prime rilevazioni sull’andamento delle vendite natalizie sugli acquisti durante i primi fine settimana di dicembre a Modena e provincia confermano un trend lievemente positivo. Il 73% degli intervistati conferma le vendite stabili o in aumento (50% stabili; 23% in aumento) mentre il 27% in calo rispetto al 2021.
In tenuta le vendite nel settore abbigliamento: sciarpe, cuffie, maglioni e anche vestiti eleganti da indossare durante le festività natalizie e per Capodanno sono tra le scelte più gettonate dai consumatori. Un segnale positivo per un settore che di solito, nel periodo natalizio, che precede quello dei saldi invernali, non registra vendite consistenti.
Note positive anche per il settore alimentare: bene gli acquisti nei negozi di vicinato che registrano un aumento, e vendite di segno più anche nei punti vendita di medie superfici. In testa alle vendite frutta e verdura, ceste regalo e panettoni. Inoltre tortellini, zamponi e cotechini che non mancano mai sulle tavole dei modenesi. Nonostante questi ultimi prodotti abbiano subito un leggero aumento, rimangono uno degli acquisti più gettonati.
Stabile il settore dei giocattoli con i giochi educativi, lego e giochi di società in testa alle vendite così come quello della tecnologia, con tv e tablet tra i regali più apprezzati. In flessione, rispetto allo scorso anno le vendite di smartphone, questo a causa del Black Friday che ha rallentato le vendite natalizie, in particolare nel settore tecnologico.
Stabile anche la vendita di libri, sempre un bel regalo secondo i modenesi da mettere sotto l’albero. Tra i più venduti ci sono i romanzi, i gialli e libri per ragazzi. Anche gioielli e profumi registrano un trend di vendita stabile: si predilige il gioiello in argento mentre per quanto riguarda i profumi, la maggior parte dei modenesi opta per prodotto poco costosi mentre per le creme, anche queste sempre in testa alle vendite, non si bada a spese, andando a scegliere anche quelle più costose.
Infine, tiene anche per il settore della ristorazione che riesce a mantenere un buon afflusso di clientela. Infatti, il 75% dei ristoratori intervistati conferma il ritorno delle cene aziendali che riescono a dare un po’ di respiro alla categoria, alle continue prese con difficoltà quali prima la pandemia e adesso il caro energia e aumento del costo delle materie prime.
“I primi segnali delle vendite natalizie – commenta Mauro Rossi, Presidente Provinciale di Confesercenti Modena – sono lievemente positivi con molti settori che migliorano le vendite rispetto allo scorso anno anche se però siamo ancora lontani dai dati del periodo prepandemico. I prossimi giorni che precedono Natale saranno decisivi per stilare un report completo e accurato sulle vendite”.
Rossi commenta anche il dato positivo delle vendite dei negozi di vicinato e delle prenotazioni dei ristoranti: “Nei negozi sotto casa non manca mai la qualità del prodotto, la cordialità e la professionalità di chi gestisce tali tipologie di imprese e notare che anche a Modena e provincia si prediligono queste attività è davvero un’ottima notizia. Come Confesercenti Modena sosteniamo da sempre le attività di vicinato e anche la nostra campagna natalizia “La qualità è il miglior regalo: la trovi nel tuo negozio di fiducia. I tuoi negozi, il tuo Natale. Vicino a te”, va proprio in questa direzione. Ricordiamo che scegliere i negozi fisici significa sostenere attivamente i nostri territori e la qualità del nostro vivere quotidiano. Per quanto riguarda i ristoranti, il trend è positivo, c’è finalmente il ritorno delle cene aziendali e anche delle cene in famiglie che danno una spinta ai tanti ristoranti del territorio, da troppo tempo alle prese con varie problematiche e che necessitano di un po’ di ossigeno” conclude Rossi.