“Così non si può andare avanti”. E’ dispiaciuta Raffaella Benedusi, la responsabile del Canile di Carpi, per tutti i “suoi” cagnoloni ospitati nella struttura di via Bertuzza.
Dopo i ritrovamenti dei giorni scorsi di cinque cuccioli, in zona industriale prima e via Nuova Ponente poi, infatti “ora la priorità è trovare a loro una casa e questo, naturalmente, va a discapito di tutti i cani adulti che da tempo attendono una famiglia che li adotti”. Un’ingiustizia perchè, prosegue Raffaella, “questi sono chiaramente degli abbandoni organizzati, frutto di staffette. E dietro a questi fenomeni si dovrebbe indagare maggiormente, andarci a fondo affinché vi si ponga finalmente un limite. Fortunatamente alcune persone si sono già fatte avanti per adottare questi cinque cuccioloni che hanno da uno a cinque anni. Cani sottoposti a viaggi stressanti, di oltre mille chilometri… non è accettabile. Chi li accoglie lo fa per amore ma dietro a queste estenuanti staffette esiste un giro di denaro che non deve in alcun modo essere alimentato”. Dopo il ritrovamento dei cuccioli, il Canile aveva lanciato un appello tramite i propri canali social per chiedere aiuto e ricevere del cibo medicale specifico per loro: “ogni volta che chiediamo aiuto, sono tante le persone di buon cuore che ci fanno sentire la loro vicinanza in modo concreto e fattivo. Purtroppo, emergenze a parte, stiamo registrando tanti ingressi, tra ritrovamenti e rinunce, quindi ci serve ancora tutto il sostegno possibile”, prosegue Raffaella Benedusi. La struttura intercomunale di Carpi e Novi, conclude la responsabile, “ha il dovere di essere un riferimento per il proprio territorio. Noi cerchiamo sempre di aiutare tutti ma i nostri cagnoloni non possono passare in secondo piano perché qualcuno continua ad assecondare il fenomeno delle staffette. Venite qui, in via Bertuzza, a vedere quanti cuori tristi attendono una nuova vita. Un cane adulto se inserito in modo graduale e adeguato, anche grazie all’aiuto degli istruttori qualificati che collaborano con noi settimanalmente, non comporta difficoltà. Discorso che vale anche per molossi e pitbull, cani straordinari che troppo spesso vengono presi – e abbandonati – con eccessiva facilità”. Per adottare un cane non c’è bisogno di navigare on line e cedere di fronte ad appelli strappalacrime, basta andare di persona a San Marino e lasciarsi conquistare da uno dei tanti ospiti del Canile. Lì, probabilmente, basterà uno scambio di sguardi per scegliersi reciprocamente.
Jessica Bianchi