Rissa tra giovanissimi in stazione: cinque contro uno

E’ una brutta storia quella che si è consumata domenica 20 novembre, intorno alle 20,30, presso la Stazione ferroviaria di Carpi. A raccontarla è una mamma che, una volta scesa insieme alla figlia dal treno proveniente da Mantova, si è ritrovata, suo malgrado, ad assistere a una di quelle scene che nessuno vorrebbe vedere. “Ci siamo trovate davanti un gruppetto di 5 o 6 adolescenti che stavano picchiando un ragazzino, il quale cercava inutilmente di difendersi appoggiato al muro”.

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E’ una brutta storia quella che si è consumata domenica 20 novembre, intorno alle 20,30, presso la Stazione ferroviaria di Carpi. A raccontarla è una mamma che, una volta scesa insieme alla figlia dal treno proveniente da Mantova, si è ritrovata, suo malgrado, ad assistere a una di quelle scene che nessuno vorrebbe vedere. “Mentre io e mia figlia uscivamo, ci siamo trovate davanti un gruppetto di 5 o 6 adolescenti che stavano picchiando un ragazzino, il quale cercava inutilmente di difendersi appoggiato al muro. Avevamo due grossi trolley e abbiamo dovuto scansarci per evitare di cadere o essere aggredite e ci siamo dirette all’auto che avevamo nei pressi, ma abbiamo visto da lontano che la rissa continuava”. A distanza di sicurezza, la figlia ha immediatamente allertato il 112 ma, prosegue la madre, “è rimasta basita dalla risposta. Volevano sapere esattamente quanti erano e se erano stranieri, poi hanno voluto i suoi dati anagrafici e non si è capito se sarebbero intervenuti. Siamo rimaste in sosta per alcuni minuti ma poi siamo ripartite”.

Stiamo assistendo a un’escalation di episodi violenti sui treni e nelle stazioni, ma spiega Angelo Frascarolo, presidente del Comitato Utenti Ferrovia Modena-Carpi-Mantova, al momento “sulla nostra linea non si registrano problemi di bullismo o teppismo, esplodi che invece interessano anche pesantemente altre linee, come ad esempio la Bologna-Vignola. Anche la stazione ferroviaria carpigiana non risulta interessata da episodi di violenza: questo è il primo di cui sono venuto a conoscenza. Ciò non toglie che il problema del teppismo, da un po’ di tempo, si è affacciato anche a Carpi, per cui l’auspicio è che si ponga la giusta attenzione per affrontarlo. 

Probabilmente servono politiche di inclusione sociale nei confronti dei giovani coinvolti: un percorso che si realizza nel tempo ed è proprio per questo che occorre iniziare sin da ora”.

J.B.

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