L’Ospedale di Comunità di Novi riprende l’attività

Si potenzia la rete dell’assistenza territoriale provinciale: la struttura, i cui spazi erano stati rinnovati due anni fa e utilizzati durante l’emergenza pandemica, ospiterà pazienti dimessi dagli ospedali ma che richiedono assistenza infermieristica continuativa.

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Ha ripreso l’attività l’Ospedale di Comunità (Osco) di Novi, ricavato in un’ala della Casa Residenza per Anziani (CRA) Cortenova e già utilizzato in passato durante l’emergenza pandemica. Da questa settimana operatori e pazienti sono tornati negli spazi rinnovati di recente, per un potenziamento della rete dell’assistenza territoriale nel Distretto di Carpi, in attesa dell’Osco di Carpi, in fase di realizzazione al secondo piano della casa residenza Il Carpine.

L’Osco di Novi, dotato di 15 posti letto (7 doppie e 1 singola, tutte con servizi igienici), può contare su spazi moderni e confortevoli, inaugurati due anni fa e completamente separati a livello strutturale dal resto della CRA Cortenova, grazie anche ad accessi riservati. Dunque non c’è alcuna commistione tra gli operatori e i pazienti dell’Osco e quelli della CRA, che accederanno da due ingressi distinti e non avranno, all’interno delle strutture, nessuna area in comune. All’esterno è presente anche un ampio parcheggio.

Ponte tra l’assistenza ospedaliera e quella domiciliare, l’Osco rappresenta un presidio territoriale fondamentale, rivolto a pazienti prevalentemente anziani, che non necessitano di assistenza ospedaliera, ma le cui condizioni richiedono un’assistenza infermieristica continuativa, o a pazienti fragili con patologie croniche in fase di riacutizzazione.

“Dopo aver rappresentato un elemento prezioso durante la pandemia – afferma Stefania Ascari, Direttrice del Distretto di Carpi –, l’Osco di Novi torna in attività sempre a supporto degli ospedali del territorio, ospitando pazienti non Covid che necessitano di assistenza infermieristica continuativa dopo le dimissioni. Ringrazio gli operatori, che hanno dato la loro disponibilità a questa riattivazione, molto importante per la gestione dell’assistenza territoriale”.

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