Ci sono voluti nove mesi di trattativa, oltre cento ore di sciopero effettuate davanti ai cancelli dei tre stabilimenti e due cortei nel centro storico cittadino, per concludere positivamente la vertenza sindacale alla Nexion (Corghi) di Correggio.
Una vertenza che ha visto la grande determinazione dei lavoratori che fino alla fine hanno creduto nelle rivendicazioni poste.
Nell’azienda leader mondiale delle attrezzature automotive per gommisti e autofficine che conta 620 dipendenti il 20 settembre scorso era partita la mobilitazione, dopo numerosi tentativi per convincere l’azienda a rinnovare il contratto, fino al raggiungimento dell’ipotesi di accordo di ieri sera.
Ipotesi di accordo che prevede incrementi certi e strutturali della retribuzione per tutti i lavoratori, anche dopo la vigenza del contratto, e fonda il suo valore su un modello economico preciso quello della “Indennità di miglioramento tempi di vita – lavoro”.
Un’indennità il cui valore viene raddoppiato e reso strutturale che si basa su due aspetti fondamentali.
Primo: un salario di qualità pagato anche sui diritti, che matura cioè sulle ore retribuite e anticipate, anche quando si è assenti dal lavoro, ad esempio per maternità obbligatoria e facoltativa, ferie, permessi, legge 104, aspettative retribuite, infortuni etc.
Secondo:la possibilità per il lavoratore di scegliere la conversione dell’aumento salariale maturato in tempo libero retribuito. Questo permette ai lavoratori e alle lavoratrici una migliore gestione delle esigenze familiari e della qualità della vita, di affrontare in modo flessibile i problemi di salute e i sempre più pesanti carichi di lavoro.
Altri elementi importanti del contratto sono: un’indennità “efficienza officina” per gli operai, il premio di risultato con massimali fino a 2000€ convertibile a scelta in bonus economico aggiuntivo a compensazione previdenziale ed un salario di garanzia per la durata contrattuale confermato in € 750 annui.
La refezione pasti a carico dell’azienda è stata elevata al 70%. Sono stati potenziati gli aspetti relativi a salute, sicurezza e prevenzione, anche attraverso il monitoraggio dei mancati infortuni sui quali saranno elaborati progetti di intervento.
Ampliato l’accesso alle ferie fruibili durante l’intero arco dell’anno in modo regolamentato. Prevista poi un’analisi condivisa delle criticità legate allo smart working avanzato, già ampiamente in uso.