Fine settimana di mostre nella chiesa di Sant’Ignazio in corso Fanti

Proseguono questo fine settimana, al Museo diocesano a Carpi, le mostre “Emozioni per generare il cambiamento. Per una giustizia ecologica” a cura di Asaf Ud Daula e Lia Beltrami, e “Una Confraternita per i giustiziandi. La Confraternita della Misericordia e l’assistenza ai condannati a morte”, a cura di Andrea Beltrami e Mauro Giubertoni.

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La prima mostra, “Emozioni per generare il cambiamento. Per una giustizia ecologica”, invita a vivere il cosiddetto “tempo del creato” per soffermarsi a riflettere sulla cura della “casa comune” – la madre terra e le sue creature – con particolare riferimento all’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco. Ecco allora che per dare visibilità a questo “tempo”, attraverso l’arte e le sue valenze educative, l’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro e custodia del creato si è attivato per portare a Carpi la mostra itinerante di Asaf Ud Daula, fotografo originario del Bangladesh, curata dalla regista e documentarista Lia Beltrami, che ha il patrocinio del Pontificio Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Si tratta di quaranta fotografie montate su appositi pannelli lignei, ricavati dagli alberi abbattuti nel 2018 dalla Tempesta di Vaia, nell’area delle Dolomiti e delle Prealpi Venete. A completare il percorso un video con le parole di Papa Francesco.

La seconda esposizione “Una Confraternita per i giustiziandi. La Confraternita della Misericordia e l’assistenza ai condannati a morte” propone una selezione di documenti riguardanti la Confraternita della Misericordia, un sodalizio antico sorto a Carpi, assieme ad altre realtà assistenziali, con il compito di esercitare opere di pietà e di assistenza ai bisognosi, ma anche di accoglienza e di educazione dei cosiddetti “esposti”, ossia i neonati abbandonati e affidati alle cure dei confratelli. Fra tali attività, una in particolare interessa il versante della giustizia, ovvero l’assistenza ai condannati a morte, il loro conforto durante i giorni precedenti al supplizio e la cura della loro sepoltura. Un tema di non facile approccio emotivo raccontato nelle carte esposte, provenienti dall’archivio della Curia vescovile e della Cattedrale di Carpi, recentemente ordinato da Mauro Giubertoni, curatore della mostra insieme al direttore del Museo, Andrea Beltrami. Una mostra interessante e originale, sia nella scelta dei pezzi esposti sia nelle tematiche trattate, che restituisce uno spaccato dell’opera assistenziale in città e di alcune dinamiche di applicazione della giustizia.

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