Il Teatro della Psiche va in scena a Carpi

Il progetto messo a punto dai due carpigiani Enrico Piccinini, psicoterapeuta e psicodrammatista e Maria Teresa Cardarelli, arte terapeuta e sociodrammatista muove i suoi passi dal metodo ideato dallo psichiatra J. Levi Moreno, ovvero il socio-psicodramma, una forma di teatro-terapia di gruppo che permette ai partecipanti di acquisire una maggiore conoscenza di sé e delle dinamiche gruppali, dalla famiglia all’ambiente di lavoro, agli amici. Chi volesse avere un assaggio di questo laboratorio per adulti può partecipare alla presentazione che si svolgerà martedì 27 settembre, alle 21, presso TauLab in Piazza Martiri, 46. L’ingresso è gratuito su prenotazione (335.7887758 entro il 25 settembre).

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Enrico Piccinini e Maria Teresa Cardarelli

Due menti in perenne movimento quelle dei due carpigiani Enrico Piccinini, psicoterapeuta e psicodrammatista e Maria Teresa Cardarelli, arte terapeuta e sociodrammatista Insieme, lo scorso anno, hanno deciso di unire le forze per dar vita a una stimolante e affascinante avventura: il Teatro della Psiche.

Il progetto muove i suoi passi dal metodo ideato dallo psichiatra J. Levi Moreno, ovvero il socio-psicodramma, una forma di teatro-terapia di gruppo che permette ai partecipanti di acquisire una maggiore conoscenza di sé e delle dinamiche gruppali, dalla famiglia all’ambiente di lavoro, agli amici.

Gli ingredienti essenziali sono la spontaneità e la creatività che ci consentono di sdrammatizzare le situazioni complesse che ci troviamo a vivere ogni giorno, soprattutto in questi tempi tanto travagliati e, spesso, conflittuali. 

“La tecnica messa a punto da Levi Moreno, ovvero il socio-psicodramma – spiega Maria Teresa Cardarelli – si differenzia profondamente dall’approccio psicoanalitico per la sua dimensione sociale. Il sociodramma si occupa delle problematiche interne a un gruppo e lo psicodramma, realizzato specificamente per un individuo, si concretizza comunque all’interno di una cornice collettiva. L’idea alla base è quella di imparare a guardarsi con gli occhi degli altri per comprendersi meglio, attraverso l’azione scenica”.

In una sessione di psicodramma vi è dapprima una fase di riscaldamento durante la quale, attraverso vari giochi, i componenti del gruppo entrano in relazione e fanno emergere temi significativi e poi si entra nel vivo. “Sulla scena – prosegue Cardarelli – interagiscono un protagonista e altri soggetti (chiamati Io ausiliari) che poi si scambiano di ruolo. Una metodologia insomma, fatta di specchi e moltiplicatori, che consente al protagonista di osservare la medesima scena dall’esterno, come spettatore. Dopodiché arriva la fase finale di sharing in cui ciascuno racconta ciò che ha provato, assistendo o giocando la scena, in chiave del tutto personale. Alle volte sono i conduttori a scegliere le tematiche dopo aver conosciuto i partecipanti: lo scorso anno, ad esempio, io ed Enrico abbiamo proposto tre percorsi, uno sulla maschera, uno sull’albero genealogico e uno sulla matrice sociale dei sogni”.

Il progetto Teatro della Psiche – Socio/Psicodramma si avvale poi delle carte degli archetipi create appositamente da Teresa Cardarelli.

Gli archetipi sono forme simboliche primarie presenti nel profondo della psiche individuale e nell’inconscio collettivo; mettono in comunicazione il mondo conscio con quello inconscio utilizzando il linguaggio universale dei simboli. “Noi ci siamo limitati a sei archetipi, quelli dell’Innocente, dell’Orfano del Guerriero, del Martire, del Viandante e del Mago, ciascuno con specificità proprie. Attraverso l’uso delle carte e il socio-psicodramma vedremo quanto in noi sono attivi tali archetipi, che solitamente si presentano in modo ciclico nel corso della nostra vita, nelle situazioni in cui ci troviamo a vivere ogni giorno. Ciò ci permetterà di maturare una maggiore consapevolezza relativamente nostri comportamenti, di calibrarli e apportare i necessari aggiustamenti per vivere al meglio le situazioni che ci vedono coinvolti, sfruttandone al meglio le opportunità. Grazie a questo percorso di introspezione e conoscenza di sè si diventa coscienti dei meccanismi che ci attraversano per imparare a gestirli e a non esserne dominati”.

Chi volesse avere un assaggio di questo laboratorio per adulti della durata di 10 incontri serali tra ottobre e novembre può partecipare alla presentazione che si svolgerà martedì 27 settembre, alle 21, presso TauLab in Piazza Martiri, 46. L’ingresso è gratuito su prenotazione (335.7887758 entro il 25 settembre).

Jessica Bianchi 

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