Via Mulini, il semaforo a chiamata che a chiamata non è

A tre mesi di distanza dall’installazione, il semaforo si limita a lampeggiare. Schiacciando il pulsante per prenotare la chiamata e dunque l’attraversamento infatti non accade alcunché. Il semaforo continua a lampeggiare, le auto a sfrecciare e pedoni e ciclisti a farsi il segno della croce in attesa che qualche anima pia si fermi. Tutto esattamente come prima.

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Su quelle strisce pedonali pedoni e ciclisti hanno perso la vita. Per correre ai ripari e rendere l’attraversamento di via Mulini, tra le vie Moncenisio e Vasco da Gama, più sicuro, dopo averlo illuminato, nel mese di giugno, l’Amministrazione Comunale vi ha fatto installare un semaforo a chiamata. Un intervento atteso che avrebbe dovuto consentire alle fasce più deboli della strada di attraversare la carreggiata in sicurezza contando su un tempo a loro dedicato e attivato appunto a chiamata.

Una presenza, quella dell’impianto semaforico, che dovrebbe al contempo spingere gli automobilisti a rallentare su un tratto caratterizzato da un forte traffico veicolare e dall’elevato tasso di pericolosità.

Peccato che, a tre mesi di distanza, il semaforo si limiti semplicemente a lampeggiare. Schiacciando il pulsante per prenotare la chiamata e dunque l’attraversamento infatti non accade alcunché. Il semaforo continua a lampeggiare, le auto a sfrecciare e pedoni e ciclisti a farsi il segno della croce in attesa che qualche anima pia si fermi. Tutto esattamente come prima. 

Jessica Bianchi 

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