Gli appartamenti protetti del Care Residence Isa Bertolini, inaugurato il 28 maggio scorso, sono ancora vuoti. A cosa è riconducibile tale ritardo? Perchè si è deciso di procedere col taglio del nastro prima di dare il via all’istruttoria necessaria per definire la graduatoria e il successivo inserimento degli ospiti?
Lo stabile di via Nuova Ponente, lo ricordiamo, ospita due centri diurni per anziani (già attivi) e 11 appartamenti per anziani parzialmente autosufficienti che potranno vivere in autonomia, conservando le proprie abitudini e relazioni ma potendo al contempo usufruire di spazi e di servizi comuni a supporto. Il Care Residence è anche dotato di due appartamenti destinati all’autonomia delle persone con disabilità, denominati Casa del sorriso e gestiti dalla Fondazione Progetto per la Vita anch’essi non ancora occupati.
“Non ci sono stati tempi morti – spiega l’assessore alle Politiche Sociali, Tamara Calzolari – il cronoprogramma è stato del tutto rispettato. Per procedere col bando abbiamo dovuto attendere l’ok dell’Ausl, giunto soltanto al termine del completamento della struttura con tanto di arredo. Una volta incassata tale autorizzazione l’iter è partito”.
Il bando, uscito alla fine del mese di luglio, è ormai chiuso e, prosegue Calazolari, “l’Asp che gestisce il Care Residence ha raccolto 20 domande. Gli appartamenti a disposizione sono otto doppi e tre tripli, ricordo che tra i criteri di selezione premianti vi erano il fatto di essere ultra 65enni, residenti a Carpi e disponibili a coabitare con altri ospiti. Asp in questi giorni sta valutando le domande dopodiché scatteranno le convocazioni dei potenziali utenti per testarne il grado di autosufficienza, capire come costruire le convivenze per non creare disagi e verificare se il Care Residence è il posto più adatto alle loro esigenze. Situazioni delicate che devono essere soppesate con calma e che contribuiscono ad allungare i tempi”.
I primi ospiti, conclude l’assessore, “dovrebbero entrare a partire dalla fine del mese di settembre. Ricordo che le domande possono comunque continuare a pervenire in vista di eventuali e future rinunce”. Stessi tempi anche per l’inserimento dei ragazzi disabili, confermano dalla Fondazione Progetto per la vita.
Jessica Bianchi