Lo strato di polvere sulle auto nel parcheggio multipiano di viale Cipressi indica che sono lì da parecchio tempo, in stato di abbandono al piano terra del Meccano dove non è prevista la sosta a pagamento. Nell’estate calda delle polemiche sulla Ztl e sulla carenza dei parcheggi al servizio del centro storico, quella decina di posti, dove sarebbe possibile parcheggiare senza limiti e gratuitamente ma sono occupati perennemente dalle stesse vetture, ha provocato più di un mal di pancia tra coloro che da tempo richiedono un incremento dei parcheggi in centro. A chiarire i termini della questione è l’Assessore alla Sicurezza del Comune di Carpi Mariella Lugli.
Quali normative vincolano l’amministrazione comunale?
“La norma di riferimento – spiega Lugli – è l’articolo 193 del Codice della Strada: se un’auto è assicurata può stare su suolo pubblico, nel rispetto ovviamente delle norme sulla sosta vigenti in quel punto”.
C’è un termine di tempo dopo il quale si può procedere con la rimozione?
“Il requisito non è il tempo ma appunto la regolarità assicurativa – o, per dire, altre violazioni tipo la sosta a tempo (disco orario o “strisce blu”) purché sia anche presente l’apposito segnale di rimozione.
Ciò detto, anche nei casi in cui si può procedere con la rimozione, la procedura ha i suoi tempi: oltre al requisito della polizza assicurativa, vanno fatti accertamenti nella banca dati delle forze dell’ordine per cercare l’ultimo proprietario noto, per verificare se è rubata e se non ci sono motivi ostativi alla rimozione (tipo un veicolo in fermo amministrativo). E’ capitato, per esempio, il caso del veicolo di un proprietario deceduto: in quella situazione occorre individuare i legittimi eredi, i quali peraltro non sono obbligati ad accettare tale “eredità” e le conseguenti spese…In ogni caso, tutte le spese sono a carico del Comune, cioè dei contribuenti: quando infatti interviene la Polizia Locale – con un verbale di rimozione che comporta 866 euro di sanzione – l’auto va obbligatoriamente trasportata in una depositeria giudiziaria autorizzata, con costo di giacenza quotidiana, fino a quando la Prefettura non confisca il mezzo”.
Pur essendo di proprietà privata e intoccabili, ormai però hanno uno strato spesso di polvere sopra….
“Di intoccabile non c’è niente: sono auto in regola con il citato articolo 193 del Codice della Strada, il quale per ora non contempla fra le infrazioni la polvere sulle auto… Inoltre, nel caso specifico del parcheggio di via dei Cipressi (il cosiddetto “meccano”), dove si registrano tre pratiche in corso, la complicazione è anche dovuta al fatto che un carro attrezzi non vi entra”.
Sara Gelli